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CASAL DI PRINCIPE – Non diede la precedenza al figlio del boss, giovane ucciso come un cane. Arrestati i tre killer

CASAL DI PRINCIPE – Tre affiliati all’ala ”Bidognetti” dei Casalesi, ritenuti responsabili di un omicidio avvenuto l’8 febbraio del 2002 per motivi di viabilita’, sono stati arrestati oggi dai carabinieri di Caserta. La vittima, Antonio Petito, fu barbaramente trucidato con numerosi colpi di pistola mentre era in auto, vicino alla sua abitazione. Una punizione per avere offeso l’onore della famiglia. Poco prima, infatti, aveva quasi investito Gianluca Bidognetti, figlio del boss ”cicciotto e mezzanotte”. Petito si trovava in auto nei pressi della sua abitazione a Villa Literno quando la sua vettura venne affiancata da un’Audi A6 condotta da Giovanni Letizia con a lato Luigi Grassia e Luigi Guida. Per il pm Annamaria Lucchetta, fu Guida a esplodere 16 colpi di pistola in maniera ravvicinata; una esecuzione, ma all’epoca dei fatti le indagini non giunsero mai a una conclusione. Sono state le dichiarazioni di Emilio Di Caterino, Luigi Guida, Luigi Grassia, Massimo Iovine e Anna Carrino a raccontare che Gianluca Bidognetti riferi’ alla madre che Petito aveva cercato di investirlo. La donna contatto’ il reggente del gruppo, Luigi Guida detto o’drink, che organizzo’ l’agguato nonostante pareri discordanti tra gli affiliati che volevano solo avvicinare il giovane e impaurirlo, essendo estraneo alle logiche criminali. Prevalse la scelta dell’omicidio e il ragazzo fu ucciso.

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