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Katia Tommasino

CELLOLE – Giovane mamma si batte per il rispetto dell’ambiente, ignoti le distruggono la cassetta delle lettere

CELLOLE (Matilde Crolla) – “Nella vita solo se impari a tacere puoi evitare problemi, ma se parli con sincerità e ti batti per il rispetto delle regole e degli altri rischi di incappare in piccoli o grandi grattacapi”. Esordisce così Katia Tommasino, una giovane mamma di Cellole, che proprio questa mattina si è ritrovata vittima di un atto vandalico rientrando a casa, dopo aver accompagnato la sua bambina a scuola. Katia, infatti, al rientro nella sua abitazione non ha potuto fare a meno di notare che qualcuno, volontariamente, ha tagliato i fili di ferro con i quali la cassetta della posta è  agganciata al cancello della sua abitazione e la stessa cassetta l’ha poi ritrovata buttata tra le erbacce presenti sulla strada (come si evince nella foto in basso). Un gesto deplorevole. Un gesto che, secondo Katia Tommasino, è da ricondurre a qualcuno che nei giorni scorsi si è sentito offeso o tirato in ballo da alcuni commenti postati su Facebook dalla stessa vittima. Qualche giorno fa, infatti, Katia aveva chiesto, attraverso il suo profilo Facebook il rispetto delle regole e dell’ambiente. La donna, infatti, già da mesi si batte per fare in modo che nella sua zona, alle spalle del campo sportivo, non vengano più sversati abusivamente rifiuti ingombranti e bottiglie di vetro. Katia è anche intervenuta a favore della tutela dell’ambiente chiedendo sia attraverso Facebook che di persona ai diversi proprietari di cani,  che portano i loro amici a quattro zampe a passeggiare nella sua zona, di munirsi di sacchetto e paletta, visto che in taluni casi “mi sono ritrovata gli escrementi degli animali nell’uscire dal cancello pedonale di casa mia”, ha affermato la donna. “Non è possibile che io e mia figlia ogni mattina, se ci incamminiamo a piedi, siamo costrette a fare gli slalom tra gli escrementi dei cani”, ha continuato la donna. “Quello che è successo stamattina mi infastidisce e mortifica. Se dovesse ripetersi un episodio simile nei prossimi giorni sarò costretta a rivolgermi ai carabinieri e a chiedere al sindaco un sistema di videosorveglianza anche in questa zona”, conclude Katia Tommasino.

La cassetta della posta distrutta
La cassetta della posta distrutta

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