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ALVIGNANO – Appalti e tangenti, Di Costanzo assoluto protagonista delle vicende illecite in comune

ALVIGNANO – Appalti pubblici e tangenti nel comune di Alvignano, ci sono testimonianze – all’interno dell’ordinanza che ha condotto in carcere (solo nel municipio alvignanese) quattro persone, fra cui il sindaco Angelo Di Costanzo, l’assessore Simone Luigi Giannetti e il capo dei vigili urbani Mario Franco Vincenzo – che inchiodano  il sindaco Di Costanzo e mettono a nudo iI ruolo del sindaco Angelo DI COSTANZO e dell’assessore Simone GIANNETTI nelle vicende illecite commesse nel comune cli Alvignano.  La TERMOTETTI S.a.s., nel mese di giugno 2014, si è aggiudicata la gara d’appalto per l’affidamento quinquennale del servizio di igiene urbana nel comune di Alvignano, per l’importo di € 1.800.000.
Nel corso dell’attività investigativa sono stati raccolti pregnanti elementi indiziari che dimostrano come anche questa procedura di affidamento – aggiudicata alla società di Gioia Sannitica attraverso il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa – sia stata contaminata al fine di garantire una sicura vittoria alla TERMOTETTI, dietro la corresponsione, a pubblici amministratori, di utilità illecite. Secondo la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere,  il sindaco DI COSTANZO – che, tra l ‘altro, ricopre anche la carica di Presidente dell’amministrazione provinciale di Caserta – è assoluto protagonista delle vicende illecite concernenti il comune di Alvignano si desume, oltre  che dalle parole di Antonio SCIALDONE, anche dalle dichiarazioni rese da Mario BARTOLOMEO, ex dipendente del comune di Alvignano. Da tali dichiarazioni emergono nitidamente il ruolo fondamentale del sindaco nella perpetrazione di condotte criminali  relative alla gestione della cosa pubblica, come pure “passati” favoritismi concernenti i l gruppo TERMOTETTI.
BARTOLOMEO, infatti, ha dichiarato “Quando ero ad Alvignano, spesso ero nominato presidente di alcune commissioni di gara e il sindaco DI COSTANZO mi diceva di rivolgermi a FACCHINI, R.U.P., per avere indicazioni su come comportarmi. Quest’ultimo, avuta conoscenza delle ditte partecipanti pubblicate sull’elenco del protocollo comunale, mi indicava il numero corrispondente alla società che avrebbe dovuto aggiudicarsi l’appalto e quello della seconda. Quando le ditte indicatemi risultavano aver presentato l’offerta effettivamente migliore io procedevo ad aggiudicare la gara a tale ditta. Quando non ritenevo che le offerte delle ditte indicatemi da Facchini fossero i migliori, non mi piegavo a quelle indicazioni e procedevo ad aggiudicare la gara alla ditta che realmente meritava. Per il mio rifiuto di uniformarmi alle direttive di Facchini direttamente promananti da DI COSTANZO –  ho avuto molti scontri con entrambi, tanto è vero che sono stato allontanato dal comune.  Nel 2009, quando ero responsabile del settore urbanistico del comune di Alvignano, il sindaco ANGELO DI COSTANZO mi disse di affidare l’incarico per la rimozione di alcune lastre di eternit/amianto, abbandonate da ignoti lungo la strada, alla TERMOTETTI in quanto secondo lui era la più indicata per l’espletamento di tale servizio.

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