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VAIRANO PATENORA – Sequestrati in casa per 45 minuti, Edmondo: così siamo stati aggrediti. I “consigli” del sindaco

VAIRANO PATENORA – Dopo la lite di pochi giorni fa in via Roma, scattano le prime denunce. Edmondo e la moglie si sentono vittime e, quindi, chiedono giustizia e la punizione dei colpevoli. Secondo la denuncia inoltrata alla Procura della Repubblica, la coppia sarebbe stata aggredita nella loro stessa casa da almeno quattro persone.  La lite nasce per alcuni materiali edili sistemati all’interno di un cortile condominiale.   La vicenda scatta lo scorso 26 agosto quando un inquilino dello stabile, Giorgio intimava a Edmondo di rimuovere tutto  perché, a suo dire, impediva di accedere ad un sottoscala di pertinenza del quartino dallo stesso condotto in locazione. Edmondo scende e si accerta  che  quanto affermato dal vicino non è vero. Tutto sembra risolto, invece, il giorno dopo, arrivavano sul posto il proprietario dell’appartamento, Michele insieme a Luca, Mike e Danilo, ai quali si aggiunge Giorgio.   Nasce una lite furibonda fra loro ed Edmondo, il gruppo avrebbero offeso pesantemente la moglie di Edmondo.   Apri il portone e fai scendere giù tuo marito il gruppo avrebbe intimato alla donna. Quando lei avrebbe chiesto le ragioni della loro richiesta, allora, sarebbero volate parole pesantissime: Togliti di mezzo p…….  vai a fare la b……  se no entriamo in casa e prima ti …….  e poi ti riempiamo di mazzate insieme a tuo marito.  Michele, invece, afferama Edmondo, cercava di buttare giù il portoncino con calci e spallate, tentando di entrare nell’abitazione. La moglie di Edmondo, per la paura, veniva colta da malore. Venivano allertati i carabinieri e il 118.  Pertanto, scrive Edmondo nella querela, io e mia moglie siamo rimasti sequestrati in casa senza alcuna possibilità di vie di fuga e con lo spavento che questi quattro energumeni potessero sfondare la porta, fino all’arrivo dei carabinieri.  All’arrivo dei militari  qualche aggressore si allontanava mentre gli altri lasciavano lo spazio condominiale per posizionarsi sulla strada pubblica.  Intanto arrivano i “rinforzi” a sostengo degli aggressori. Sarebbe intervenuto anche il sindaco di Vairano Patenora, Bartolomeo Cantelmo, che avrebbe dispensato buoni consigli al nipote – secondo il racconto di Edmondo – uno fra degli aggressori.  Chiaramente questa è la rappresentazione dei fatti secondo una parte in causa. Fatti che le altre persone coinvolte ritengono essersi svolti diversamente. La vicenda finirà con molta probabilità davanti ai giudici.

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3 commenti

  1. Ma il Sindaco Cantelmo a che titolo era presente sul luogo dove si è verificato questo atto delinquenziale?
    Vorrei sapere se era lì come tutore della legge e dell’intera comunità vairanese o come tutore di quella “brava persona” del nipote Michele Cantelmo?

  2. Le cose più strane accadono in questo paese il potere pubblico inteso e gestito come “cosa nostra”.

  3. Ma perché attaccate sempre questo povero Cantelmo che fa tanto per la sua comunità sia come medico visitando tutti senza mia prendersi un soldo e sia come Sindaco pagando anche la luce dove ha insediato le sue attività produttive.
    È un grande benefattore, non ce ne saranno altri come lui, ha anche fatto togliere le case ai vairanesi proprietari di abitazioni nel borgo medievale a favore del comune, conservando però la proprietà della sua.
    Quindi non attaccatelo perché lui è di un altruismo verso il prossimo e i bisognosi che lo faranno santo subito.