Ultim'ora

SANT’ANGELO D’ALIFE – Caso Iannerelli, il sindaco Di Tommaso alza bandiera bianca

SANT’ANGELO D’ALIFE. Caso Iannarelli, il sindaco Crescenzo Di Tommaso come il “Re Tentenna”. Prima si ostina a portare in
consiglio comunale l’argomento relativo alla incompatibilità di Domenico
Iannarelli con la carica di consigliere comunale, poi fa dietrofront. Pur di
non subire l’umiliazione di vedersi bocciata la propria proposta, la fascia tricolore
si nasconde dietro un velo di  falsa scrupolosità. Il primo cittadino, infatti, propone il rinvio dell’argomento non
per analizzare meglio la questione – come tenta di far credere -, ma perché assolutamente
consapevole del fatto che più di uno in maggioranza l’avrebbe bocciata. La
conferma sta tutta nella giustificazione che il vicesindaco Michele Caporaso fornisce
(mettendola agli atti) per non aver firmato la relazione tecnica sul tema da
trattare. In buona sostanza, egli sposa in pieno la tesi dell’opposizione
secondo  la quale l’incompatibilità di Iannarelli non sussiste. Caporaso – va evidenziato con toni forti – decide di
argomentare in merito alla delicata vicenda dopo aver consultato un legale esperto
in materia. Del resto, appare alquanto chiaro che tra Iannarelli e il Comune di
Sant’Angelo d’Alife non c’è alcuna lite pendente. Semmai, il contenzioso è tra
il tecnico Roberto De Benedictis e l’ente municipale santangiolese. Il ricorso
in Appello – presentato dallo stesso Iannarelli, unitamente ad altri due ex
amministratori,  dopo la sentenza di primo grado con la quale l’ex giunta Maoloni veniva condannata al pagamento di
circa 52mila euro per risarcire il professionista – non significa che ci sia
una lite pendente tra l’attuale consigliere di opposizione e il Comune. Iannarelli,
infatti, non cita in giudizio in alcun modo l’ente. Inoltre, il TUEL, all’articolo
63, comma 3, dice che  “l’ipotesi di cuial numero 4 del comma 1 (incompatibilità per lite pendente) non si applica agli
amministratori per fatto connesso con l’esercizio del mandato”. Per la cronaca,
l’argomento viene rinviato. La minoranza, in segno di protesta abbandona l’aula
per poi ritornare al momento della trattazione dell’ultimo punto all’ordine del
giorno. Infine, la proposta non avrebbe dovuto essere neanche portata in assise,
tantomeno rinviata, visto che la relazione tecnica non era stata firmata. Il
sindaco, di professione avvocato, avrebbe dovuto saperlo. Chicca finale: a fine
consiglio Di Tommaso invita tutti a cena. Maggioranza e opposizione. Qui le
trattative sono come per De Filippo gli esami. Francesco Mantovani

Guarda anche

SPARANISE – Incompatibilità, Merola: chiarezza

SPARANISE – Insieme per Sparanise chiede di sapere notizie sui consiglieri incompatibili Merola:“Chi di dovere …

un commento

  1. il sindaco cade sempre nei tranelli……l’invito a cena è stato organizzato da de caprio e caporaso che adesso “dialogano con l’opposizione” e, come per De filippo, ” gli esami non finiscono mai “.Ma i nostri eroi li supereranno stì esami?