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SESSA AURUNCA – Marciapiedi nella frazione Lauro, Sciarretta contro Tommasino: evita lezioni di vita

SESSA AURUNCA – Sciarretta sbugiarda Tommasino e lo invita non dare lezioni di vita. È il geometra Luca Sciarretta (omonimo dell’ex presidente del consiglio comunale) ad intervenire dopo la polemica nata tra l’ex sindaco Luigi Tommasino e Antonello Casale, candidato in una lista in appoggio all’attuale sindaco Silvio Sasso sulla mancata realizzazione dei marciapiedi nella frazione di Lauro. “Con sommo stupore mi trovo nella condizione di dover rispondere ad un post del sempre stimato amico Dott. Luigi Tommasino che riporta una breve ricostruzione, alquanto fantasiosa, delle vicissitudini legate alla tanto discussa realizzazione dei marciapiedi in Via Madonna del Popolo nella frazione Lauro – chiarisce Sciarretta- Probabilmente ricostruzione indotta ad arte da un soggetto che della politica ne ha fatto il proprio lavoro e che non avendo altro da fare, se non alimentare la sua fantomatica credibilità politica servendosi di mezzucci, prerogativa di una mente e di una personalità che, scarna di argomenti, non fa altro che fomentare chiacchiericcio da bar. Il soggetto in questione non ha la benché minima idea di cosa significhi guadagnarsi da vivere, in ambiti estranei alla POLITICA e grazie solo alle proprie capacità, con dignità, amore, dedizione e competenza; quest’ultima derivante da anni di studio proficuo e da un costante e continuo aggiornamento professionale (salvo l’errore umano che “ahimè” è estraneo a questa vicenda). Primo Punto – Mi si accusa di essere non “AMICO” dell’Amministrazione Comunale uscente, quando nella piena attività della stessa, autunno 2013, fui contattato (SENZA AVER RICHIESTO NULLA), dall’allora Assessore ai LL.PP. e da cittadini lauresi politicamente attivi e favorevoli alla stessa amministrazione Tommasino (probabilmente per la stima personale, professionale e la riconosciuta e indiscutibile “LIBERTÀ POLITICA”) di redigere un progetto definitivo di riqualificazione di via Madonna del Popolo. Prontamente il mio studio si è adoperato per la redazione, A TITOLO GRATUITO, della progettazione definitiva (togliendo tempo e risorse alla personale attività professionale ed esclusivamente per amore del mio caro “LAURO”). La progettazione definitiva redatta secondo gli obiettivi fissati dall’AMMINISTRAZIONE COMUNALE e sottoscritta dalla Stessa, puntavano alla futura fruizione di via Madonna del Popolo da parte della cittadinanza in totale sicurezza, oltre all’avvio di un processo di progressiva riqualificazione dell’ambito urbano, attraverso la riscoperta della “passeggiata”. Essa prevedeva la costruzione di un marciapiede lungo il lato sinistro, (progressiva crescente della strada provinciale via Madonna del Popolo) di larghezza costante pari a metri due, oltre alla predisposizione dell’impianto di nuova pubblica illuminazione ed al rifacimento dell’intero manto di usura della sede stradale. Il previsto processo di riqualificazione portava alla conversione di uno “spazio del moto veicolare” in “luogo di aggregazione” caratterizzato appunto dall’ampio marciapiede adeguatamente alberato ed arredato. La redatta progettazione definitiva fu approvata con delibera di Giunta Comunale n°196 del 29 ottobre 2013. Nella primavera dell’anno 2014, dopo la scomparsa di Ettore Sessa, cittadino laurese e maggiore promotore della realizzazione dell’opera, la progettazione esecutiva (nonostante l’elevato numero di eccellenti risorse tecniche presenti nel territorio aurunco) veniva affidata ad un ingegnere casertano vicino al consigliere di maggioranza Emilio Pecunioso, che redigeva un nuovo progetto (ovviamente dietro lauto onorario tecnico) stravolgendo completamente gli obiettivi prefissati dalla stessa Amministrazione, circa il processo di riqualificazione, ed adottando scelte progettuali che vanno ad inficiare l’effettiva fruibilità della stessa, perdendo di vista il carattere sociale e pratico per la quale era stata concepita; senza poi entrare nel merito (da tecnico) delle innumerevoli carenze tecnico-economiche della progettazione stessa. Secondo Punto – Veniamo a ciò che in prima persona mi riguarda. Mi si accusa di essere la causa del mancato inizio dei lavori per la mancanza di una mia firma sul verbale di “CONSEGNA LAVORI” per una mia presunta irreperibilità (mai cosa più falsa). Voglio ricordare, a chi mi accusa, che le procedure di esecuzione di opere pubbliche, in tutto il territorio nazionale e quindi anche a Sessa Aurunca, non possono certamente sottostare al capriccio o libero arbitrio di Tizio o di Caio ma devono rispettare rigorose disposizioni legislative che ne regolano il processo a tutti i livelli. Il sottoscritto è solamente incaricato delle funzioni di COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI ESECUZIONE e non della DIREZIONE DEI LAVORI e/o altro. Chi predispone la “CONSEGNA LAVORI” è il DIRETTORE DEI LAVORI e non il COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI ESECUZIONE. La normativa in materia prevede che il COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI ESECUZIONE, è un tecnico incaricato dal COMMITTENTE o dal RESPONSABILE DEI LAVORI, dell’esecuzione dei compiti di cui all’articolo 92 del D.Lgs. 81/08, il quale ha l’obbligo di coordinare i lavori nel corso della FASE REALIZZATIVA, con attività di coordinamento di vario genere e fra tutte quelle di competenza, le propedeutiche o cosiddette attività preliminari all’inizio lavori comprendono: – Riunione preliminare di coordinamento nella quale si illustrano: la struttura del PSC, le procedure di verifica, adeguamento ed integrazione del PSC, la struttura del POS, le procedure di ammissione in can-tiere dei subappaltatori ed il ruolo e le responsabilità del Coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione (il ruolo del sottoscritto) e dell’organigramma delle imprese. – Verifica POS dell’Appaltatore: entro trenta giorni dall’aggiudicazione e comunque prima dell’inizio dei lavori, l’Appaltatore consegna al coordinatore della sicurezza il proprio POS (piano operativo di sicurezza), redatto secondo i contenuti minimi definiti all’Allegato XV e di quanto richiesto dal Piano di sicurezza e coordinamento. L’Appaltatore non può dare inizio alle lavorazioni senza che il coordinatore abbia espresso per iscritto parere di idoneità e conformità del POS presentato. Il parere può essere accompagnato da prescrizioni che condizionano l’effetto. Per quanto sopra detto ad oggi non ho ancora ricevuto alcuna comunicazione ufficiale di convo-cazione né tantomeno LA DOCUMENTAZIONE TECNICA PREVISTA, richiesta nel corso del primo fattivo sopralluogo, avvenuto solamente nel mese di APRILE 2016 ed alla presenza del DIRETTORE DEI LAVORI Ing. MASSIMO MORACE, del Consigliere EMILIO PECUNIOSO e della DITTA APPALTATRICE -conclude Sciarretta- Benché il dott. TOMMASINO abbia quasi l’età di mio padre vorrei invitarlo a non dare lezioni di vita, poiché se si fosse dovuto utilizzare negli ultimi cinque anni lo stesso metodo da Lui consigliato ai cittadini Lauresi, gran parte dei componenti della Sua squadra di governo si ritroverebbero oggi ad avere le orecchie a sventola, pur non essendoci nati”

 

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