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CAPUA – Impresud, licenziati tutti i dipendenti. Quaranta famiglie sul lastrico

capua. I quaranta dipendenti dell’Impresud, l’azienda che espleta il servizio di raccolta dei rifiuti a Capua e a Sant’Angelo in Formis, sono stati licenziati. La lettera contenente il provvedimento che scatterà dal prossimo 31 maggio,  è stata consegnata ieri mattina dal coordinatore del cantiere a tutte le maestranze. L’azienda del gruppo Iavazzi aveva già in precedenza manifestato, anche in sede prefettizia, la volontà di lasciare il cantiere di Capua. Tra i motivi, probabilmente, l’impossibilità a sostenere gli alti costi di gestione.
La decisione, com’era prevedibile, sta aumentando il disagio nei dipendenti che da tempo vivono una situazione di grande difficoltà. E forse neanche loro si aspettavano tanta tempestività visto che solo poche ore prima avevano ricevuto dalla stessa azienda lo stipendio relativo al mese di aprile mentre i sindacati avevano revocato lo stato di agitazione. Nei prossimi giorni si dovrebbe conoscere la nuova azienda che effettuerà il servizio. “A questo punto – ci dice un operatore – confidiamo in una tempestiva soluzione della vicenda per ridare la serenità e soprattutto certezze per il futuro”.
IL CANTIERE
Il cantiere dei rifiuti di Capua è sorto negli anni novanta con la costituzione dell’allora Consorzio Caserta 2 poi confluito nel Consorzio Unico di Bacino. A luglio del 2009, con la fuoriuscita del comune dal Consorzio, il cantiere con i suoi quaranta dipendenti è passato in gestione all’Ecological Service, azienda di Boscoreale. Dopo il primo anno e mezzo, con l’espletamento di un buon servizio e l’avvio della differenziata “porta a porta”, sono nati i primi problemi, dovuti, principalmente alle difficoltà finanziare del  comune.  A marzo di quest’anno la seconda svolta, con l’addio dell’Ecological Service e il subentro dell’Impresud con un secondo passaggio di cantiere. Un transito al quale si è giunti con diversi scioperi e la proclamazione di vari stati di agitazione. Numerose, infatti, sono le vertenze ancora da risolvere come quella relativa alle spettanze economiche maturate dagli operai sotto la gestione dell’Ecological Service e la vicenda dei dodici operatori assunti dall’azienda nei due anni di servizio.
IL FUTURO
Il servizio di raccolta dovrà ora essere assegnato ad altra azienda, probabilmente con le stesse procedure con le quali è stata chiamata l’Impresud. Toccherà al servizio di igiene urbana del comune espletare tutte le procedure burocratiche.
Non è da escludere, infine, che i sindacati di categoria possano chiedere, già nei prossimi giorni, un incontro con l’amministrazione comunale finalizzato ad assumere le informazioni su quest’ennesimo capitolo della lunga telenovela dei rifiuti. Da parte dell’amministrazione comunale ed in particolare del delegato all’ambiente Marco Ricci c’è la ferma volontà di giungere quanto prima ad una soluzione nell’interesse dei lavoratori e dei cittadini.

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3 commenti

  1. Per cortesia correggete il titolo,si scrive “sul lastrico…”. Viva la grammatica italiana.

  2. A volte la fretta…. Grazie

  3. si figuri e complimenti per l’articolo!