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Vairano Patenora – Ufficio tecnico sotto accusa, scatta l’esposto alla Procura

Il sindaco di Vairano Patenora, Giovanni Robbio

vairano patenora. Lavori pubblici, l’uffficio tecnico finisce sotto accusa attraverso un esposto firmato da un gruppo di professionisti. Si rivilgono, fra gli altri, alla Procura della Repubblica,   affinchè venga fatta chiarezza sull’incasso – ritenuto  indebito – della percentuale del 2% sull’importo a base d’asta deoi lavori pubblici.
vairano patenora. Lavori pubblici, l’uffficio tecnico finisce sotto accusa attraverso un esposto firmato da un gruppo di professionisti. Si rivilgono, fra gli altri, alla Procura della Repubblica,   affinchè venga fatta chiarezza sull’incasso – ritenuto  indebito – della percentuale del 2% sull’importo a base d’asta deoi lavori pubblici.
Lo permetteva una vecchia legge del 1994 superata poi successiuvamente da correttivi che chiariscono che la somma spetta solo quando la responsabilitò del procedimento è affidata all’esterno della struttura burocratica dell’ente. 
E’ questa la ragione alla base della denuncia di alcuni professiniosti che ravvisano un abuuso da aprte dell’ente comunale guidato dal sindaco Giovanni Robbio.  L’esposto è stato inoltrato alla Procura della Repubblica, al Ministero dei Lavori Pubblici, alla Corte dei Conti e agli ordini professionali di categoria.
“Una somma non superiore al 2% dell’importo, al netto dell’IVA, posto a base di gara di un’opera o di un lavoro, comprensiva anche degli oneri previdenziali e assistenziali a carico dell’amministrazione,  ripartita, per ogni singola opera o lavoro, tra il responsabile unico del procedimento e gli incaricati della redazione del progetto, del piano della sicurezza, della direzione dei lavori, del collaudo, del coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione dei lavori (direttore operativo), nonchè tra i loro collaboratori.
Che il compenso al solo RUP rientra in una percentuale da determinarsi sulla percentuale del 2% di cui sopra, e quindi non il 2% complessivamente come usualmente viene liquidato.
Che la ripartizione del 2% di cui sopra deve essere regolamentato da apposito Regolamento interno di ogni singola Pubblica Amministrazione, nel caso dai Comuni sotto elencati. Accertato che  è uso e costume, che l’unico dirigente dell’Utc, all’uopo incaricati solo come rup e non progettisti interni delle opere pubbliche, si autoliquidano illegittimamente l’intero compenso del  2% e quindi in contrasto con quanto riporta l’art. 92 di cui sopra.
Considerato  che gli ordini professionali e albi professionali non tutelano in alcun modo i propri iscritti.               Con la presente si vuole denunciare la continua violazione dell’art. 92 , comma 5, del D. Lgs. 12.4.2006, n. 163 e s.m.i. ed il perpetrare nell’emissione di Documenti illegittimi (Determine Dirigenziali) da parte dei Dirigenti degli Uffici Tecnici dei seguenti comuni al fine di auto liquidarsi tutto il 2% illegittimamente”.
Questo il documento a firma del comitato per la Valorizzazione delle libere professioni composto da un nutrito gruppo di Architetti, Ingegneri e Geometri (Liberi professionisti).
Una vicenda, che secondo il gruppo di professionistri “incazzati” coinvolgerebbe, allo stesso, modo, numerosi altri comuni dell’intera provincia di Terra di Lavoro.

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