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ALVIGNANO – Appalti pubblici e amministratori con la memora corta

ALVIGNANO – Negli ultimi anni, ad Alvignano e in altri paesi vicini, c’è stato un autentico monopolio degli appalti da parte di pochissime aziende. Quando non vincevano loro, allora, erano ditte “amiche” a farlo. Quasi sempre con il 2% di ribasso. Proprio su questo filone, già da molto tempo, indaga la guardia di fananza di Piedimonte Matese che ha attuato perquisizioni e sequestri nei comuni interessati dalla vicenda, senza risparmiare nemmeno le abitazioni dei sindaci, assessori ai lavori pubblici e studi tecnici “gettonatissimi”. Sarebbero state raccolte prove e indizi che potrebbero già trovarsi sul tavolo del giudice per le indagini preliminari per la valutazione di eventuali richieste da parte della pubblica accusa. I titolari delle principali ditte “monopolizzanti” sono già stati al centro di pesanti inchieste giudiziarie anche con emissioni di decreti di  restrizione della libertà. Pochi giorni fa l’interdittiva antimafia a carico della D’Angelo Costruzioni. L’ammini-strazione di Alvignano  ha annunicato aver presentato querela perchè – si legge in un comunicato stampa a firma del primo cittadino Angerlo Di Costanzo – la notizia sarebbe stata falsata e mai la D’Angelo avrebbe lavorato in Alvignano. Spesso, proprio perchè la memoria può tradire, è opportuno immortalare alcune scene con una macchina fotografica. La stessa cosa che qualcuno ha fatto quando erano in atto i lavori di riqualificazione dei sottoservizi delle pavimentazione stradali, 2008, in  zona San Pietro. Non ricordiamo chi vinse la gara, nessun dubbio  su chi  eseguiva i lavori.

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