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CASERTA – Guerra di Camorra, omicidio Mancino: ecco i sei responsabili

CASERTA – Nel corso della notte, nell’ambito di indagini coordinate da questa Direzione Distrettuale Antimafia, la Polizia di Stato di Caserta ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 6 soggetti, a vario titolo gravemente indiziati in relazione all’omicidio di MANCINO Nazzareno avvenuto in Marcianise il 7 aprile 1999 e al tentato omicidio del fratello, MANCINO Saverio, avvenuto in Capodrise l’8 settembre 2002. Le predette vicende omicidiarie, sono il frutto della feroce contrapposizione tra il Clan Belforte e il Clan Piccolo che, all’epoca si contendevano la leadership criminale sul ten-itorio di Marcianise e aree limitrofe attraverso una lunga catena di omicidi. Secondo il GIP, decisive, ai fini della ricostruzione dei fatti oggetto d’imputazione e dei soggetti responsabili dei fatti omicidiari, sono state le dichiarazioni rese dai diversi soggetti che hanno deciso nel corso degli anni di collaborare con l’AG, coinvolti a vario titolo nei fatti.  Ed infatti le dichiarazioni rese nel corso degli anni dai c.d.g. , appartenenti al Clan Belforte GERARDI Antonio, FRONCILLO Michele, BUTTONE Bruno, BUTTONE Claudio, CUCCARO Domenico, MARTINO Nicola e AVETA Pasquale, tutti elementi di spicco del cennato sodalizio criminale, unite ai puntuali riscontri operati dalla Squadra Mobile di Caserta consentivano dapprima la riapertura delle indagini e successivamente la completa ricostruzione dei due eventi in relazione alla genesi, alle modalità di realizzazione e sulle responsabilità individuali.
In particolare:
Alle ore 15,35 circa del 7.4.1999 in Marcianise, all’interno del Bar Russo ubicato in quella via Roma, veniva attinto da numerosi colpi d’arma da fuoco il pregiudicato MANCINO Nazzareno, ritenuto affiliato al clan camon-istico Piccolo/Letizia. A seguito delle ferite riportate, alle successive ore 19,30 MANCINO Nazzareno decedeva presso l’Ospedale Civile di Marcianise.
Gli accertamenti esperiti nell’immediatezza consentivano di acclarare che il predetto, mentre sostava all’interno del citato esercizio pubblico nei pressi del banco, veniva raggiunto da una persona con il viso coperto da un casco da motociclista il quale estraeva dal giubbotto un fucile mitragliatore Kalashnikov. Il Mancino alla vista dell’uomo e avendone intuite le intenzioni, tentava la fuga rifugiandosi attraverso il retro del bancone del bar, nel locale adibito alla lavorazione dei dolci, ove veniva rincorso dall’uomo armato il quale esplodeva all’indirizzo al suo indirizzo numerosi colpi che lo attingevano alle gambe e al torace.
Nel corso dei rilievi tecnici effettuati dal personale, venivano rinvenuti e sequestrati ben 24 bossoli cal. 7,62, rinvenuti dietro al bancone e nei locali adibiti alla lavorazione dei dolci, nr.4 ogive deformate e scamiciate per proiettile cal.7,62 e m.2 frammenti di camicia per ogiva deformati. In data 9.4.1999 in loc. “Patricelli”, zona Nuovo Macello, tenimento del Comune di Marcianise, si rinveniva abbandonata in un fossato in aperta campagna, la moto Enduro Yamaha XT 600, provento di furto, utilizzata dagli autori dell’omicidio di Mancino Nazzareno.  L’analisi delle dichiarazioni e degli elementi di riscontro, consentiva di individuare in BUTTONE Bruno il mandante ed esecutore materiale dell’omicidio unitamente a RAUCCI Domenico, detto Mimmuccio o’ pazz , che aveva materialmente esploso i colpi all’indirizzo del malcapitato, mentre TROMBETTA Luigi aveva partecipato alla fase deliberativa e al recupero dei killers dopo l’azione di fuoco.
Il successivo 6.9.2002, MANCINO Saverio, in Marcianise, nei pressi del Bar Pasticceria “Marconi”, veniva attinto da due colpi d’arma da fuoco esplosi dagli occupanti di una moto. Il Mancino benché ferito al capo e alla mandibola, riusciva a rifugiarsi all’interno del bar scampando alla spedizione omicidiaria. Le indagini dell’epoca, pur evidenziando che si trattava “dell’ennesima puntata” dell’atavico conflitto tra il Clan Belforte e il clan Piccolo, non portavano all’identificazione degli autori del citato episodio delittuoso. Ancora una volta l’analisi delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia e il riscontro con gli elementi probatori acquisiti all’epoca dalla Polizia di Stato, hanno consentito di individuare gli esecutori materiali dell’azione di fuoco, nonché di accertare le responsabilità dei mandanti e degli addetti al recupero dei Killer.

Elenco dei destinatari della misura cautelare in carcere:

  1. DI VILIO Pasquale nato a Santa Maria Capua Vetere il 02.1975;
  2. PETRUOLO Filippo nato a Walbligen (Germania)     11.10.1970, attualmente detenuto per altro.;
  3. PICCOLO Gaetano nato a Marcianise il 01.1959, attualmente detenuto per altro
  4. RAUCCI Domenico nato a Caserta il 12.1970, attualmente detenuto per altro
  5. TROMBETTA Luigi nato a Marcianise 10.1956 attualmente detenuto per altro
  6. ZARRILLO Francesco nato a Capodrise il 01.1969, attualmente detenuto per altro;

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