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PIETRAMELARA – CAF, POLITO: IL GOVERNO PENALIZZA IL SERVIZIO

PIETREMELARA – L’articolo 33, comma 3 del Ddl di stabilità, attualmente all’esame del Senato, prevede un taglio di 100 milioni di euro ai compensi per l’attività di assistenza fiscale resa dai CAF, un taglio che ogni anno si verifica puntualmente. Tutto questo mette a rischio l’equilibrio economico di tutte le strutture nazionali. La Consulta dei CAF riunita a Roma nei giorni scorsi ha deciso di varare un’estesa campagna stampa di sensibilizzazione nei riguardi dei cittadini, tramite gli organi di informazione, web e social network per portare il maggior numero di persone a firmare la petizione nella quale si chiede la cancellazione del taglio disposto dal Ddl di stabilità. Questa volontà politica, nata a mio modesto avviso da diatribe personali tra il maggior sindacato nazionale dei lavoratori e l’attuale presidente del consiglio, porterà, se confermata alla chiusura ed alla conseguente perdita di migliaia di posti di lavoro abolendo alla fine un servizio sociale di pubblica utilità che avuto origine quasi un secolo fa! Ridurre di altri 100 milioni i compensi ai CAF, porrà in serio pericolo l’assistenza fiscale per la compilazione e la trasmissione dei Red, dei 730, Isee, Unico ecc.ecc., già per altro negli ultimi tempi alquanto gravoso dal punto di vista organizzativo per le periodiche nuove norme e per l’immobilismo degli entri preposti: dall’Inps, all’Agenzia delle Entrate, ecc. Quasi la metà dei contribuenti italiani rimarrebbe senza assistenza fiscale, ne soffrirebbero soprattutto i ceti più deboli ed i pensionati i quali sono i maggiori utenti dei centri CAF. Pensiamo ad esempio a cosa accadrebbe se non fosse più possibile rivolgersi alle nostre sedi per compilare il modello Isee, documento questo necessario per godere delle prestazioni sociali agevolate per servizi essenziali: assegno di maternità, bonus bebè, assistenza ai disabili, invalidi civili, asili nido, sconti su bollette luce, gas, tasse universitarie ecc. Per non parlare del supporto, oggi indispensabile, per chi deve presentare la dichiarazione dei redditi o modificare il tanto pubblicizzato “precompilato” fornito dallo Stato. Un tempo tanti servizi erano gratuiti e molto più semplice la gestione delle pratiche. Da anni, con i continui tagli, i CAF sono stati costretti ad “elemosinare” qualche decina di euro ai cittadini per sopperire al taglio dei compensi che sono, irrisori e vengono rimborsati dall’Inps anche con un anno di ritardo! In tale contesto in Italia hanno già chiuso varie sedi le quali non sono riuscite a far quadrare i bilanci tra rinnovo delle apparecchiature telematiche, affitti, bollette varie, compensi ai collaborator, continui aggiornamenti professionali, ecc.  E’ indubbio che nel passato anche i responsabili nazionali dei CAF non si sono “imposti”, a differenza di altre categorie (commercialisti, consulenti del lavoro, ecc.) durante gli incontri annuali con i rappresentanti governativ,i nei modi opportuni, per perorare, sensibilizzare e migliorare i rapporti tra politica e problematiche socio-economiche, pensando di “dormire sonni tranquilli” e di avere interlocutori come un tempo… Purtroppo non è stato così, attualmente la politica è completamente occupata in altre questioni a dir poco “dilettantistiche”, amante degli slogan ad effetto i quali alla fine lasciano sul terreno poco o niente, mentre il malessere sociale aumenta sempre di più e sono proprio i CAF i principali “sensori” che le cose non vanno assolutamente bene come vogliano farci credere, quando ci troviamo a “combattere” giornalmente con le strutture pubbliche nelle quali le pratiche “dormano” per mesi e mesi. (comunicato stampa – Giuseppe Polito Responsabile C.R. Caf Usppidap Territoriale Pietramelara)

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un commento

  1. MA COSA CI VUOLE INSEGNARE IL SIG. POLITO???????????????????