ROCCAMONFINA – SFIDA PER LE COMUNALI, FRA RICATTI E LICENZIAMENTI: CLIMA AVVELENATO

ROCCAMONFINA (di Antonio Migliozzi ) – E’ stata la prima ad ufficializzare la sua candidatura alla carica di sindaco l’ex primo cittadino Letizia Tari, avendo depositato tutta la sua documentazione presso gli uffici preposti del Comune di Roccamonfina nella mattinata di venerdì  primo maggio. Per quanto riguarda la presentazione dell’intera sua lista, corredata di tutti i nomi dei candidati consiglieri per il suo schieramento, si vuole attendere l’ultimo giorno utile, ossia sabato 2 maggio entro le ore 12.
Gli altri due schieramenti, quello del candidato sindaco Ludovico Feole e quello di Carlo Montefusco, sembrano essere intenzionati ad attendere la mattinata di sabato per poter consegnare ufficialmente le loro liste ed attendere che parta la campagna elettorale, con l’augurio di tutti che possa essere un confronto politico e propositivo, in quanto sembrerebbe che si possa correre il rischio che le piazze che si andranno ad occupare per i consueti comizi elettorali si possano trasformare in aule di tribunali, in seguito alle vicende giudiziarie alle quali è sottoposta Letizia Tari.
Intanto proprio in queste ore è stata diffusa la lista del candidato sindaco Ludovico Feole, con lo schieramento denominato Unione Roccana, che vede in qualità di candidati alla carica di consiglieri Michele Cestrone, Fernando Di Miele, Carmine Mino De Luca, Melucci Raffaello detto Lello, Nadia Di Cunto, Patrizia Forgiane, Melissa Di Pippo, Antonia Savastano, Giuseppe Passaretti detto Buk, Danilo Scannapieco e Corrado Iannalfo.
Purtroppo in questo periodo che ha preceduto la “campagna acquisti” dei candidati, non sono mancate delle cadute di stile, come “ricatti” e “minacce” varie. E’ successo più volte che all’indomani di una candidatura di una persona in una lista, siano sopraggiunte degli avvicinamenti alla stessa con proposte più “vantaggiose” qualora si fosse deciso di schierarsi con loro. Addirittura si è arrivati a licenziamenti lavorativi per delle candidature non gradite a qualche datore di lavoro.