VAIRANO PATENORA – Borgo e castello, ricorso al Tar: spuntano anche le “rinunce” seriali. Scattano le denunce

VAIRANO PATENORA – Ricorso al Tar contro il progetto per l’affidamento del borgo e del castello. Nei giorni scorsi tre cittadini che avevano sottoscritto il ricorso al Tar, avrebbero ritirato la propria firma. Una curiosa coincidenza ha voluto che l’atto di rinuncia è perfettamente identico, e presenterebbe anche lo stesso errore, allo stesso punto. Addirittura, riferiscono i soliti “maligni” nella questione sarebbe particolarmente attiva un’impiegata dell’Asl – pare moglie di uno dei geometri più influenti dell’universo Vairanese – che si sarebbe “preoccupata” di contattare qualche ricorrente per “convincerlo” a revocare la firma. La dipendete Asl avrebbe trovato gli “argomenti” giusti per convincere quel ricorrente a ritirare la firma. Avrebbe fatto di più: avrebbe accompagnato direttamente la persona interessata in municipio sul Comune, al “cospetto” del primo cittadino Bartolomeo Cantelmo. Proprio lui avrebbe sottoposto, alla convenuta, la lettera di revoca del mandato facendogliela firmare. Ma non finisce qua. Il primo cittadino, sempre secondo il racconto dei “soliti maligni” si sarebbe preso anche la briga di farla spedire dagli uffici comunali, probabilmente a spese dei contribuenti vairanesi. Le tre le missive riporterebbero il nominativo e l’indirizzo del destinatario con identica calligrafia.
Potrebbe configurarsi una vera subornazione di ricorrenti facendo predisporre sul Comune la missiva di revoca da parte di uno dei funzionari che hanno competenza giuridica e, quindi, facendo predisporre anche le buste di partenza, scritte dalla stessa mano, nelle quali sarebbero state immesse le comunicazioni e, successivamente, sono state indirizzate a spese del Comune con raccomandata al destinatario. Una vicenda che sicuramente scatenerà ulteriori denunce penali sull’intera vicenda che, con il passare del tempo, si mostra ancora più complicata e “giallina” rispetto a quanto previsto.