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Umberto De Nicola, presidente del Parco del Matese

PIEDIMONTE MATESE – Biodigestore, Sinistra Matesina attacca De Nicola e Cappello

PIEDIMONTE MATESE – Il Consiglio Comunale di Piedimonte Matese, in data 10/03/2015, ha approvato la delibera nella quale dichiara la sua contrarietà politica alla realizzazione dell’impianto di Biodigestione. Ovviamente, la delibera, scritta interamente dal nostro consigliere Luigi Del Monaco con il supporto dei rappresentanti del Comitato Cittadino per la Tutela della Salute e dell’Ambiente di Alife e presentata nella conferenza dei capigruppo del 3 marzo 2015, ha avuto il nostro voto favorevole, nonostante sia stata portata in consiglio con una modifica effettuata dai rappresentanti di Piedimonte Democratica, senza alcun preavviso. Un atto di scorrettezza politica, su cui ora preferiamo non soffermarci data l’importanza dell’argomento.  Sinistra Matesina, sin da subito ha espresso chiaramente la sua contrarietà ad impianti del genere nella nostra zona. Purtroppo lo stesso non possiamo dire della maggioranza di governo della nostra città, né degli organi sovra-comunali.
Pensate che il presidente dell’Ente Parco, Umberto de Nicola, nel luglio 2014 in un incontro tra gli amministratori per discutere le problematiche delle aree interne rilanciava per l’ennesima volta “la proposta di impianti di biomassa” nei nostri territori. Sinistra Matesina sta seguendo da vicino le questioni relative a tentativi di insediamento di impianti per il trattamento di rifiuti nel territorio di Alife sin dal settembre scorso, quando, venendo a conoscenza di una convenzione tra il consorzio ASI e la ditta Energycompost s.r.l. di Cardito, firmata dall’allora presidente Piero Cappello (fratello del nostro sindaco), per l’insediamento nella zona ASI di Alife di una centrale a biomasse, denunciammo con un comunicato stampa pubblicato in data 24 settembre 2014 il totale silenzio e indifferenza della nostra Amministrazione riguardo questi temi, considerato che tale convenzione era stata stipulata addirittura il 5 febbraio 2014 (cioè 8 mesi prima).  In data 10 ottobre 2014, dopo che il sindaco di Alife, Avecone, aveva attribuito “la patente politica” di questo tentativo di insediamento al sindaco Cappello e suo fratello Piero, tornammo a chiedere con un nuovo comunicato stampa a Sindaco e Amministrazione la loro posizione a riguardo, ricevendo un “NO COMMENT” come risposta. In data 4 febbraio 2015 nel nostro comunicato di adesione al costituendo comitato contro il megadigestore della General Construction, ancora una volta chiedevamo ai nostri amministratori di assumere “IMMEDIATAMENTE una posizione contraria alla costruzione dell’impianto” e di partecipare “attivamente alle iniziative del Comitato”. Solo il 20 febbraio 2015 in occasione dell’ assemblea del Comitato Cittadino per la Tutela della Salute e dell’Ambiente in cui erano stati invitati tutti i sindaci del comprensorio matesino ed in cui ci fu una straordinaria partecipazione popolare, siamo riusciti a sapere che il nostro sindaco si schierava per il fronte del NO al biodigestore della General Construction.  Oggi, però, una riflessione si ritiene necessaria su quanto emerso dalla discussione consiliare in merito alla delibera che sancisce la contrarietà di questo Comune alla realizzazione dell’impianto proposto dalla General Construction. A tal proposito ci teniamo, ancora una volta, a rimarcare la differenza di vedute tra noi e i nostri amministratori. In sostanza, la maggioranza di Piedimonte Democratica, assume una posizione contraria all’impianto soprattutto in relazione alle dimensioni di quest’ultimo, lasciando palesemente intendere che un impianto di dimensioni moderate avrebbe il loro gradimento anche in ottica futura. Una posizione su cui non possiamo che essere in disaccordo. Come esposto anche in Consiglio Comunale, ribadiamo non solo il nostro NO a questo impianto, ma a tutti gli impianti che prevedono la produzione e combustione di Biogas, qualunque sia la loro dimensione.
Siamo convinti che il primo passo da fare sia quello di POTENZIARE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA, la cui percentuale nel nostro Comune non raggiunge ancora il 50%. Una volta raggiunto un buon livello di differenziata sarebbe certamente interessante valutare la possibilità di un azienda pubblica (quindi non legata a dinamiche di profitto) di solo compostaggio per la FORSU che rispetti le esigenze, il fabbisogno, e la vocazione dei nostri territori, senza alcuna produzione di Biogas.

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4 commenti

  1. Posizione ineccepibile .Ma guai alle CROCIATE ed alle GUERRE DI RELIGIONE . Prima o poi bisognerà parlare di biomasse . Auspicando che le decisioni che si andranno a prendere siano CONDIVISE .
    Ing. Diego DE ROSA
    Piedimonte Matese

  2. I comunisti tacciono su tutto per sette anni e adesso tirano fuori la testa dal sacco su un tema per loro alla moda. Attaccano? BRRRRRR…CHE PAURA! Domani già saranno di nuovo nell’oltretomba tra chitarre e tammurri. Se fosse stato per i gggggggggiovani comunisti a quest’ora avrebbero fatto anche i campi di sterminio. Ma tutto si aggiusterà, dopo un bel convegno ad hoc e successive derrate di prodotti tipici da spazzolare (in modo trasversale) e vinello a fiumi, tutti ciucchi a fare: “zi ma anghooo…chebberò il parcgoooo…uoooo…l’imbaddoo ambientale…. il turismo…uooooaaaahhh (conato)…ceghevara (no,non c’è è andato a farsi sparare in Bolivia).

  3. Il termodistruttore ci vuole e subito. I comunisti sporcano troppo.

  4. e tu pensi che termodistruttore ce la fa a digerire i comunisti? ho qualche dubbio.