TEANO – Crisi in giunta, Di Benedetto è “Tranquillo”. Domani la giunta della verità sull’assessore “parzialmente” ribelle

TEANO – Crisi in giunta, il sindaco Nicola Di Benedetto appare “Tranquillo”. Domani (10 marzo 2015) ci dovrebbe essere la giunta della verità, nella quale il resto della maggioranza potrebbe capire le reali intenzioni del “dimissionario”  Vincenzo Tranquillo.
Quelle dell’assessore Tranquillo sembrano delle dimissioni “mirate” che mancano di un elemento fondamentale: il passaggio per l’ufficio protocollo. In realtà, secondo alcune indiscrezioni raccolte negli ambienti politici del paese, l’assessore avrebbe “sistemato” sulla scrivania del primo cittadino una lettera riservata nella quale, probabilmente, annuncia la sua decisione di lasciare la delega allo sport, conservando, invece, tutte le altre. A questo punto potrebbe anche accadere che il sindaco di Teano, considerato venuto meno il rapporto di fiducia, possa scegliere di revocare ogni delega ancora nelle mani di Tranquillo.
L’assessore “parzialmente” ribelle, ha spiegato così le proprie ragioni alla base della decisione: “La lealtà e la trasparenza mi hanno sempre caratterizzato come uomo e come amministratore. Oggi mi trovo nella condizione di non poter operare come amministratore senza la necessaria lealtà. Qualche giorno fà è stata dichiarata l’inagibilità dello stadio comunale mettendo in crisi l’attività delle società di calcio. Naturalmente chi ha la delega allo sport nell’amministrazione deve farsi carico del problema, cosa che ho doverosamente fatto e soprattutto ha fatto l’ufficio tecnico comunale. E stato velocemente redatto un progetto che ha ricevuto un parere positivo informale da parte degli enti preposti e soprattutto, in questo momento di grosse difficolta economiche, si è riusciti a scovare nelle pieghe del bilancio comunale, la somma minima necessaria. Ho potuto quindi assicurare gli interessati che nel giro di qualche giorno il problema sarebbe stato risolto. Improvvisamente quella somma, ormai destinata a questa finalità, è stata impegnata per altro scopo, mettendomi nella condizione di venir meno all’impegno assunto. Ho ritenuto necessario a questo punto rimettere la delega allo sport nelle mani del Sindaco perché non ritengo che ci sia la necessaria fiducia nel mio operato e la necessaria trasparenza nei rapporti reciproci.