PIEDIMONTE MATESE – Sannio Alifano e assunzioni “facili”, 45 dipendenti ricorrono al Tar contro le “Cappellate”

PIEDIMONTE MATESE – Sannio Alifano e assunzioni “facili”, 45 dipendenti ricorrono al Tar contro le “Cappellate”. Non ci stanno gli operai costretti ad accontentarsi delle briciole a subire l’ennesima ingiustizia. Per questo, attraverso l’avvocato Aniello Mele, hanno deciso di ricorre al Tar, contro il Consorzio di Bonifica del Sannio Alifano, avverso e per l’annullamento previa sospensiva della Delibera n. 154/14 adottata dalla Deputazione Amministrativa nella seduta del 3 dicembre 2014, con cui si stabiliva “di assumere, come assume, la Dott.ssa Filomena Colapietro, da Pietramelara, a tempo indeterminato, quale “Responsabile Tecnico” ed assegnazione al Settore Catasto dell’Ente per il disimpegno degli adempimenti ricompresi delle corrispondenti attività previste dal vigente Piano di Organizzazione Variabile nonché per le ulteriori e distinte mansioni che saranno puntualmente specificate con distinto ordine di servizio per tali scopi disposto dal Direttore Generale”. Inoltre i ricorrenti chiedono l’annullamento della Delibera n. 156/14 adottata dalla Deputazione Amministrativa nella seduta del 3 dicembre 2014, con cui si stabiliva “di assumere, come assume, il Sig. Cappella Nicola, da Gioia Sannitica, alle dipendenze del Consorzio con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, quale “Collaboratore Tecnico” ed assegnazione all’Area Tecnico-Agraria dell’Ente, con l’obbligo previsto dall’art. 48 del vigente C.C.N.L. relativo al “periodo di prova”.
Secondo i ricorrenti l’ente consortile guidato da Pietro Cappella, del tutto inopinatamente, nonostante la personalità giuridica pubblica attribuita al Consorzio, ai sensi dell’art. 16 della L.R. 4 del 2003, ed omettendo l’espletamento della dovuta procedura concorsuale finalizzata all’assunzione di personale, la Deputazione amministrativa nella seduta del 3 dicembre 2014, con le due delibere in questa sede impugnate, decideva l’assunzione di due unità lavorative a tempo indeterminato.
Invero, gli odierni ricorrenti sono per la maggior parte operai avventizi del Consorzio di bonifica del Sannio Alifano, che operano alle dipendenze di quest’ultimo per limitati periodi di tempo. Essi risultano senz’altro danneggiati dalle delibere qui gravate, atteso che il mancato esperimento della procedura concorsuale finalizzata all’assunzione a tempo indeterminato ha precluso agli stessi di poter concorrere per la copertura dei predetti due posti. A tanto aggiungasi l’ulteriore circostanza che questi ultimi hanno visto in maniera del tutto ingiustificata ridursi i periodi di impiego, con conseguente impossibilità di accedere alla trasformazione del loro rapporto di lavoro da stagionale a tempo indeterminato, così come previsto dall’art. 151 del C.C.N.L. Ed invero, è di tutta evidenza che, se il Consorzio di bonifica del Sannio Alifano, anziché procedere all’assunzione diretta, avesse correttamente bandito una selezione pubblica, gli stessi avrebbero potuto partecipare, concorrendo con gli altri candidati, nel rispetto dei principi fissati dall’art. 97 Cost.
A tanto si aggiunge il danno per i lavoratori del soppresso Consorzio di Bonifica della Valle Telesina che, per effetto di tali (illegittime) assunzioni, vedono allontanare qualsivoglia prospettiva di collocazione presso l’Ente del Sannio Alifano, tenendo conto anche delle esigue risorse di quest’ultimo.