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Pietro Cappella, presidente Sannio Alifano

PIEDIMONTE MATESE – Sannio Alifano, “nipotini” assunti e operai “maltrattati”: Consoli interroga Caldoro

Pietro Cappella, presidente Sannio Alifano, è finito sotto accusa aper l'assunzione del nipotino
Pietro Cappella, presidente Sannio Alifano, è finito sotto accusa aper l’assunzione del nipotino

PIEDIMONTE MATESE –  Gli ultimi accadimenti, che,  hanno in modo anche eclatante interessato il Consorzio di Bonifica Sannio-Alifano e che hanno creato uno stato di tensione sul territorio, ritengo – precisa il Consigliere Regionale UDC Angelo Consoli – che meritino di una verifica più approfondita. Va subito detto – sottolinea Consoli – che la situazione nella quale versano i lavoratori e tempo determinato del consorzio (circa 130 unità) richiede un intervento urgente da parte del Presidente Stefano Caldoro, in quanto questi lavoratori hanno visto diminuire negli ultimi tre anni, in modo consistente il numero di giornate lavorative compromettendo in tal modo la possibilità di richiedere la disoccupazione agricola e di accedere agli altri benefici di legge. Tutto ciò, naturalmente, crea disagio a numerose famiglie ed un grave danno all’economia dell’intero comprensorio. Ai lavoratori naturalmente esprimo la più totale solidarietà, garantendo tutto l’impegno possibile per far sì che la Giunta Regionale, adotti provvedimenti idonei per risolvere tale incresciosa situazione, ed in merito ho prodotto formale interrogazione al Presidente Caldoro. Va anche detto – conclude Consoli – che un’opportuna verifica, ritengo debba essere operata  sull’attività amministrativa dell’Ente Consortile, se dovesse risultare a verità, che, a fronte dei sacrifici imposti ai lavoratori stagionali, si sia proceduto ad assunzioni a tempo indeterminato, che a quanto si apprende dovrebbero essere di tipo clientelare e nepotistico. (comunicato stampa –  Angelo Consoli)

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3 commenti

  1. contro lecchini e baldracche

    Ma non è certo solo colpa di Cappella che ha solo la faccia tosta come un muro. La colpa è di certi retaggi culturali introdotti dal “mezzo busto” nostrano con la mediazione dei suoi discepolifedelissimi passati che hanno fatto negli anni uno stipendificio, assumendo a c…o di cane anche quelli che oggi dicono di essere maltrattati e solo: nipotini, figli di leccaculini e leccaculine, sciacquapalline e scendilettini vari. E ovviamente tutti rigorosamente incapaci senza nè arte nè parte. Perchè i buoni, quelli veramente buoni, se li pappano i paesi esteri, dove scappano in quantità da esodo perchè di questi cadaveri qui si sono stancati di sentire il fetore di decomposizione e per realizzare loro stessi e non rimanere degli imbranatoni democristiani, piddini e pidiellini che non sanno nemmeno dove nasce tramonta il sole.
    E dire che questo casino delle assunzioni facili colpisce in pieno proprio chi era in attesa dell’assunzione del rampollo. Che sfigati!

  2. Più che una verifica ci vorrebbe una retata.

  3. Mi sorprende che oggi ci sia qualcuno che si meravigli che quelli che ci sono hanno avuto perchè nominati…. se hai un posto fisso in un qualsiasi ruolo che sia statale e anche se hai fatto un concorso ha qualcuno avrai telefonato, se lavori per il privato qualcuno ti avrà aiutato, non facciamo i MORLISTI e gli IPOCRITI. Li lavora gente che non arriva a fare nemmeno 100 giornate in un anno fatto di 365 giorni….che si è visto togliere le giornate perchè gli è stato detto che c’era bisogno di fare sacrifici e non ha battuto ciglio. Tranne poi sapere che i debiti sono aumentati. Siamo sempre pronti a sparare sentenze e sempre colpevolmente pronti a giudicare senza conoscere i motivi di un disagio, il perchè si protesta…ecc…ecc…
    Penso che in ogni posto…in ogni luogo ci siano persone perbene e mele marce, dare la possibilità alle prime di vivere decorosamente sia la cosa più normale che si possa chiedere e augurare.
    Protestate…fate valere i vostri diritti e non abbassate mai la testa.