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CASERTA / ROCCAMONFINA – Assenteismo in provincia, Feole graziato sebbene recidivo

Feole-Ludovico

CASERTA / ROCCAMONFINA (di Nando Silvestri) –  La clemenza dello Stato nei confronti degli assenteisti non è mai troppa. Nulla di più vero e tangibile per quanto concerne i rapporti di lavoro fra Ludovico Feole, ex sindaco di Roccamonfina e la Provincia di Caserta, della quale l’esponente del Pd è tutt’ora “lavoratore” dipendente. Il clamoroso provvedimento disciplinare che qualche tempo fa condannava Feole per assenteismo alla rinuncia coattiva di ben 5 mesi di stipendio è oramai lettera morta dal momento che le remunerazioni sottratte all’ex segretario provinciale del PD, peraltro solo parzialmente, sono diventate appena due mensilità. Emerge uno scenario completamente disfunzionale della Pubblica Amministrazione locale che, a fronte dei solenni proclami sanzionatori di qualche anno fa, oggi indulge volentieri ai trasgressori. La situazione imbarazzante e a tratti sconcertante si arricchisce però di nuovi particolari. Stando difatti ad indiscrezioni provenienti dagli stessi uffici della Provincia di Caserta, Feole risulta  a dire poco recidivo tenuto conto che, in occasioni di controlli e monitoraggi sul personale dell’Ente Pubblico in oggetto, l’ex sindaco risulta sempre più spesso assente o irreperibile, senza che nessuno osi redarguirlo. La questione, divenuta oramai una barzelletta dai toni ilari e grotteschi, induce non poche considerazioni sulla diversa impostazione che invece hanno tenuto alcuni enti settentrionali in ordine al trattamento rigoroso e intransigente dei funzionari assenteisti. Lo Stato è ridotto, purtroppo, ad un simulacro di distorte parvenze e ad un lavacro di particolarismi che, dal governo centrale sino agli enti locali, custodisce nel suo ventre contraddizioni e distonie intollerabili. Tra queste vistose anomalie, vicende stridenti come quelle di Feole rappresentano probabilmente solo la punta dell’iceberg, anche perché, stando a voci di corridoio, altri dipendenti della Provincia di Caserta sembrano inclini ad emulare la condotta omissiva dell’ex primo cittadino nell’imminenza del pensionamento. Povero Ludovico Feole: si dice che, nonostante l’accaduto, abbia inoltrato formali rimostranze per la sottrazione di alcuni buoni pasto che gli sono stati “impunemente” negati. A questo punto risulta quasi impossibile escludere che  asimmetrie come assenteismo ed evasione fiscale siano in qualche modo riconducibili ad un vezzo opportunistico predisposto ad hoc dallo Stato per sguazzare nell’ambiguità. Sarà forse per questo che si suole dire “Piove, Governo Ladro”.

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