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VENEZIA / CASERTA – Tangenti, inchiesta sulle dighe mobili di Venezia: arrestato il generale casertano Spaziante.

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VENEZIA / CASERTA – Inchiesta sulle dighe mobili di Venezia, arrestato il generale casertano Spaziante. E’ stato a capo della Finanza, preso dai suoi stessi colleghi; nell’operazione finiti in manette politici e imprenditori.  C’è anche un casertano tra i nomi eccellenti dei 35 arrestati dalle Fiamme Gialle e gli oltre 100 indagati nell’ inchiesta della Procura di Venezia sulle presunte tangenti pagate per gli appalti del Mose, il sistema di dighe mobili per la salvaguardia di Venezia. L’operazione ha visto coinvolto anche il generale della Finanza Emilio Spaziante insieme all’assessore regionale alle Infrastrutture Renato Chisso, al sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, il consigliere regionale Pd Giampietro Marchese, il presidente del Coveco, cooperativa impegnata nel progetto Mose, Franco Morbiolo, l’amministratore della Palladio Finanziaria spa, Roberto Meneguzzo. C’è inoltre una richiesta di arresto anche per il senatore di Fi Giancarlo Galan, ex presidente della Regione Veneto che nel 2003 ha posto la prima pietra del Mose. Dalla corruzione alla concussione e riciclaggio, l’esito dell’indagine della Finanza partita tre anni fa e che lo scorso anno ha portato all’arresto di Piergiorgio Baita, della società padovana di costruzioni, Mantovani e a quello di Giovanni Mazzacurati, l’ingegnere del Mose.

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