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BAIA E LATINA – CONDANNATO IL SINDACO SANTORO. IL TECNICO COMUNALE MICHELE LANDOLFI VINCE IL RICORSO

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BAIA E LATINA – CONDANNATO IL SINDACO SANTORO. IL TECNICO COMUNALE MICHELE LANDOLFI VINCE IL RICORSO. Giudice inflessibile, quello che ha condannato il Sindaco Michele Santoro. Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere condanna il capo dell’amministrazione Comunale nonostante egli avesse già revocato il provvedimento con il quale destituiva dalle sue funzioni di responsabile dell’ufficio Tecnico. Tutta la vicenda inizia quando (era il 24 gennaio 2014) il Sindaco Michele Santoro decide di togliere le funzioni di responsabile dell’ufficio tecnico allo “storico” funzionario dell’ufficio, Sig. Michele Landolfi. A questa decisione il tecnico Landolfi non ci sta e decide di portare il provvedimento in Tribunale, affidando la propria difesa all’avvocato Pasquale Di Fruscio da Pietramelara. A suo modo di vedere, l’atto è illegittimo e gravemente dannoso. All’approssimarsi della data di discussione davanti al Tribunale, il Sindaco Michele Santoro – molto probabilmente consigliato dai suoi avvocati – “fa marcia indietro” e decide di revocare la sua precedente decisione, per rimettere al suo posto, a capo dell’ufficio tecnico, il ricorrente Michele Landolfi. A questo punto tutta la questione sembrerebbe essere chiusa. E invece no. Il Tribunale, in considerazione di tutte le circostanze ha disposto ugualmente la condanna il Sindaco Santoro, per avere costretto il dipendente a rivolgersi alla sede giudiziaria per tutelarsi contro una decisione illegittima. Il Giudice, nella sentenza, depositata lo scorso 26 maggio 2014, infatti, pur dando atto che l’avvocato Di Fruscio, che assisteva il Sig. Michele Landolfi aveva rappresentato e chiesto al Giudice di dichiarare “cessata la materia del contendere”, perché il Sindaco aveva emesso il decreto n. 29 del 12.05.2014, revocando in autotutela il decreto n. 25 del 24.01.2014 impugnato gli ha inflitto la condanna, per il principio della “soccombenza virtuale”. In sostanza il Tribunale ha ritenuto di svolgere una valutazione rivolta a stabilire se la domanda presentata dal sig. Landolfi sarebbe stata accolta o rigettata nel caso in cui non fosse intervenuta la cessazione della materia del contendere. Si tratta, sicuramente, di un precedente giurisprudenziale innovativo, anche se lo stesso giudice, a sostegno della sua sentenza, richiama una decisione della Corte di Cassazione (Cass. 26.01.87 n. 723). Da dire anche che il giudicante ha attenuato e mitigato la condanna proprio considerando “corretto il comportamento processuale del Sindaco che ha provveduto alla revoca del provvedimento, già prima della prima udienza, evitando così la prosecuzione del giudizio”. A questo punto resta da capire se da questa decisione potranno esserci ulteriori sviluppi.

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un commento

  1. Arroganza al potere.O fai quello che dico io o ti metto fuori.