VAIRANO PATENORA – Falsi incidenti e truffa alle assicurazioni, nove denunciati in provincia di Lecco: due sono di Vairano Patenora

VAIRANO PATENORA – Truffe alle assicurazioni, nove persone denunciate in provincia di Lecco:  due sono di Vairano Patenora. L’accusa è la classica: fingevano falsi incidenti.  I carabinieri della Stazione di Costamasnaga ieri, venerdì 16 maggio, al termine delle indagini, hanno denunciato per truffa in concorso 9 persone: M. N., pregiudicato 30/enne di Nibionno; B. E., 30/enne di Giussano; S. A., 36/enne di Orsenigo; G. T., 40/enne residente a Briosco;B. P., 47/enne di Calco; I. R., 41/enne residente a Vairano Patenora (CE); B. C., 41/enne residente a Vairano Patenora (CE); T. G., 34/enne residente a Olginate e M. N., 47/enne di Cantù.  Le indagini erano partite a seguito di alcuni accertamenti a carico del primo indagato, M. N. di Nibionno per altra attività illecita per cui è stato sottoposto a perquisizione domiciliare. Durante la perquisizione i carabinieri hanno trovato, oltre a quanto utile per gli accertamenti in corso, anche otto constatazioni amichevoli di incidenti stradali, tutti avvenuti tra il febbraio 2010 e gennaio 2011 con coinvolto sempre il 30/enne di Nibionno. Tale particolare ha insospettito i militari che hanno sequestrato tutta la documentazione per svolgere ulteriori approfondimenti. Sono state quindi identificate le otto controparti, nonché le compagnie assicuratrici coinvolte, nonché approfondite le circostanze e le dinamiche dei sinistri denunciati, in cui lo stesso si era sempre dichiarato responsabile procurando dei risarcimenti complessivi alle controparti di circa 30.000 euro.  Le indagini hanno permesso di appurare come in realtà sei degli otto incidenti non si erano mai verificati, mentre gli altri due avevano avuto una dinamica differente da quanto denunciato. Attese le querele dalle compagnie assicuratrici interessate, nel frattempo informate dai carabinieri di Costamasnaga, i militari hanno formalizzato la denuncia nei confronti di tutti i responsabili che in accordo con il primo, conosciuto direttamente da loro, avevano simulato gli incidenti, con danni sia materiali ai veicoli che lesioni personali in particolare colpo di frusta, per ottenere i rimborsi dalle assicurazioni che poi si spartivano con il primo.