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ROMA / PIEDIMONTE MATESE – Droghe leggere non sono più reato, Sarro vota contro: ecco le sue ragioni

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ROMA / PIEDIMONTE MATESE –  Niente carcere per il piccolo spaccio, sanzioni ridotte per l’uso personale di sostanze stupefacenti, reintroduzione della distinzione tra droghe leggere e pesanti. Arriva con queste novità il disegno di legge che converte il decreto 36/2014 sulle droghe e i farmaci “off label”, reso necessario dalla cancellazione della Fini-Giovanardi bollata come incostituzionale dalla Consulta. Un disegno di legge che il governo, alla fine e non senza polemiche, ha deciso di blindare con la fiducia, votata ieri alla Camera (335 sì e 186 no). LE NOVITÀ Tante le novità nel testo che sarà votato oggi in Aula ma che potrebbe subire modifiche nel passaggio al Senato dato che in molti preannunciano battaglia. Innanzi tutto sanzioni più basse per lo spaccio di lieve entità. La cessione illecita di piccole dosi di stupefacenti sarà punita con la reclusione da 6 mesi a 4 anni e una multa da mille a 15mila euro. In pratica, la riduzione della pena evita la custodia cautelare in carcere. L’arresto facoltativo sarà possibile solo in caso di flagranza. NUOVE TABELLE Vengono rimodellate le tabelle delle sostanze stupefacenti e psicotrope. Cinque in totale: la I e III raggruppano le droghe pesanti, la II e la IV quelle leggere. La V riguarda i medicinali. Nella tabella delle droghe leggere confluiscono tutte le cannabis. Tutte le droghe sintetiche rientrano invece nella tabella sulle droghe pesanti. L’acquisto o la detenzione di sostanze per uso personale non ha rilevanza penale. Restano ferme le sanzioni amministrative ( la sospensione della patente, del porto d’armi, del passaporto o del permesso di soggiorno) che avranno però durata variabile a seconda che si tratti di droghe pesanti (da 2 mesi a un anno) o leggere (da uno a 3 mesi). Nel caso di piccolo spaccio o altri reati minori commessi da un tossicodipendente il giudice può applicare, anziché detenzione e multa, la pena del lavoro di pubblica utilità. LE REAZIONI Per il ministro della Salute, Lorenzin «si è dovuto intervenire d’urgenza dopo la sentenza della Consulta, poiché con la cancellazione delle tabelle si era determinata una situazione di far west. Trovare un punto di equilibrio su questi temi è difficile, ma siamo giunti a un buon risultato». Scettico sul provvedimento l’Ncd che chiede modifiche in Senato. «La cannabis geneticamente modificata non può essere considerata una droga leggera, gli effetti che seguono alla sua assunzione sono devastanti – sostiene l’ex ministro Nunzia De Girolamo – Il testo può certamente essere migliorato in Senato». Testo da modificare completamente nella sostanza per Forza Italia. «Troppi i lati oscuri – sostiene Maurizio Gasparri – a cominciare dalle sanzioni solo di tipo amministrativo, per chi compra o detiene droga». In campo sono scesi anche operatori e associazioni del settore che, pur esprimendo un giudizio positivo sul dl, hanno chiesto che al più presto venga riscritta tutta la normativa sulle dipendenze.

LE RAGIONI DI CARLO SARRO

Non si è considerato ancora che, dal punto di vista dell’applicazione delle pene e delle modifiche che sono state introdotte anche rispetto alla qualificazione come illecito amministrativo di alcune condotte, noi ci troveremo di fronte ad una situazione nella quale anche la condotta riportata in comunità territoriali non solo urbane, ma anche piccole, finirà per assumere un peso ed una portata, in termini di allarme sociale, precedentemente sconosciuta in molte realtà del nostro Paese.  E allora noi dobbiamo fare attenzione, dobbiamo fare attenzione a che non venga veicolato, attraverso questo provvedimento e le modifiche che in questo modo sono state introdotte, soprattutto tra i nostri giovani un messaggio distorto, un messaggio altamente diseducativo a nostro avviso: che esiste una droga leggera ed una droga pesante, che esiste una sorta di condotta che rappresenta una specie di peccato veniale, che può essere tollerato, che può essere considerato. Noi sappiamo che così non è ed affermare questo non significa condurre una battaglia di retroguardia, non significa dare voce a visioni oscurantiste della società, a visione antistoriche.  Significa semplicemente avere senso di responsabilità, richiamare l’attenzione di tutti (degli operatori sanitari, degli operatori educativi, degli operatori del diritto) rispetto a realtà, a situazioni, a mondi che vanno letti, che vanno interpretati e che esprimono condizioni oggettive di disagio, rispetto alle quali è necessaria una linea di condotta, da parte del legislatore, improntata alla massima chiarezza.  Vi è un peggioramento oggettivo delle condizioni di trattamento per quanto riguarda gli assuntori di queste sostanze.   E poi, diciamolo chiaramente, attraverso la rivisitazione del quadro edittale delle pene, si è cercato, in modo piuttosto surrettizio – e noi aggiungiamo anche maldestro – di introdurre una norma che serva soprattutto ad alleggerire la pressione carceraria per quanto riguarda la popolazione ospitata negli istituti di pena, non seguendo la via maestra, che è quella della riforma strutturale di alcuni istituti processuali, come la carcerazione preventiva o come l’applicazione stessa della pena, ma ricorrendo a stratagemmi ed espedienti che possono comportare anche un prezzo altissimo in termini di vita ed in termini di esistenza.  Ed è per questo ed in ossequio al principio fondamentale al quale una forza liberale come Forza Italia si ispira, della difesa del valore della vita, che dichiaro a nome del mio gruppo il voto convintamente contrario al provvedimento.

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5 commenti

  1. Valdo il Trocato

    Sarro o non sarro le canne ce le facevamo, ce le facciamo e ce le faremo, alla faccia di fini e giovanardi. Anche perchè non siamo di salute cagionevole e molliccia e se abbiamo sopportato le loro scorribande per venti anni possiamo sopportare di tutto, anche la ricchezza.

    Carlo. fatti una canna e vedrai, dopo ti sentirai meglio.

  2. Non bisogna avere paura di ciò che non si conosce e chi non conosce le cose non potrebbe e non dovrebbe prendere posizioni così estreme. Che futuro daremo ai nostri figli ? E la libertà personale va a farsi friggere. Sarro vivi e lascia vivere

  3. Sarro l’amico di Cosentino?Non si vergogna?

  4. Ma lo stato pure a rispondere? Ma lasciate che cuocia nel suo brodo cumm a nu purpetiell.

    UAGLIU’, IAMMONCENNE AFFA’ NA TROMBA A FACC ELL’ON TROMBETTELLA!

  5. Rob Rensembring

    Per difendere le costruzioni abusive che hanno scempiato il territorio si erge a paladinodegli abusivisti, ma per le droghe leggere fa il gendarme DENOANTRI. CHE AMBIGUO!