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PIETRAVAIRANO – Rapina in casa Caduto, restano in carcere i due indagati

pietravairano. Restano in carcere le due persone indagate e accusate di aver attuato una rapina, alcune sere fa, in casa Caduto. La decisione è stata assunta dal giudice dopo l’udienza di convalida. Quindi l’arresto è stato convalidato  con la custodia cautelare in carcere considerata la pericolisità dei due indagati. Furono i carabinieri della Stazione di Vairano Scalo – guidati dal maresciallo Palazzo –  che fermarono, per rapina impropria in abitazione, con l’accusa di rapina impropria, nei confronti di COCIU Ivanciu, cl. 74, e ENCIU Petrica, cl. 82, entrambi Rumeni, residenti in Villa Literno, pregiudicati. I due, nel corso della notte, avevano forzato una finestra al piano terra dell’abitazione della famiglia Caduto,  nel comune di Pietravairano, e, dopo essersi ivi introdotti, hanno iniziato a frugare nelle varie stanze. In quel momento in casa vi era il proprietario –  Cadutto G. – un 62enne pensionato con la moglie, la figlia ed il genero – Giuseppe D.S. – che svegliati dai rumori e resisi conto della situazione hanno tentato di bloccare i ladri   strappandogli dalle mani una borsa di cui già si erano impossessati. Al termine  della concitata colluttazione, nel corso della quale lasciavano cadere la refurtiva, i malviventi sono riusciti a guadagnare la fuga scappando a bordo di un’autovettura berlina di colore grigio, non meglio indicata. L’immediato sopralluogo eseguito dai carabinieri consentiva di raccogliere elementi utili quali la descrizione dei soggetti, il fatto che avessero un accento straniero ed il colore dell’autovettura utilizzata per la fuga, elementi questi (colore carrozzeria e nazionalita’ straniera degli occupanti) che, guarda caso, coincidevano  con analoga vettura controllata, alcune ore prima, da una pattuglia dei carabinieri nei pressi della SS 6 “Casilina”, localita’ Valdassano. L’incessante attività  di ricerca, posta in essere dal personale dell’Arma, ha permesso di rintracciare i predetti che si erano rifugiati nei pressi di un casolare in Grazzanise (Ce) dove è stata trovata anche l’autovettura, una Alfa Romeo 156, sequestrata. I fermati, sottoposti ad individuazione di persona sono stati entrambi riconosciuti, senza ombra dubbio, dalle vittime, tutte illese ad eccezione  del genero del proprietario di casa che ha riportato un trauma contusivo al ginocchio e gomito destro e giudicato guaribile in gg.5 s.c.  I fermati, sono stati associati presso la casa circondariale Santa Maria C.V. (CE) a disposizione  A.G. Ora arriva la decisione del giudice che conferma l’azione dei carabinieri e mantiene ancora in carcere i due indagati.

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