SAN POTITO SANNITICO – Sanatoria edilizia “facile”, il comune condannato

SAN POTITO SANNITICO – Rilascio di sanataria dopo abuso edilizio, il tar condanna il comune. Tutto sul ricorso numero di registro generale 1786 del 2007, proposto da Rapa Vittoria contro il  Comune di S. Potito Sannitico, nei confronti di Rapa Marcellino. La ricorrente chiedeva l’annullamento  della nota prot.n. 193 del 11/01/2007 di comunicazione di intervenuto rilascio del titolo abilitativo in sanatoria in favore del Rapa Marcellino, del titolo in sanatoria, e della nota prot. n. 190 del 10.01.2007 di acquisizione del parere dell’Ente Parco Regionale del Matese.  Con ricorso iscritto al n. 1786/2007 Rapa Vittoria, quale erede di Rapa Beniamino, comproprietario dell’area sita alla via Ascensione in San Potito Sannitico, esponeva che Rapa Marcellino aveva realizzato un bagno abusivo sulla particella 321/D di proprietà comune – oggetto di ordinanza di demolizione n.22/1999 impugnata innanzi a questo T.a.r con ricorso iscritto al r.g. n. 1737/2000 – ed impugnava il titolo abilitativo in sanatoria rilasciato in data 10.01.2007 al controinteressato, deducendone l’illegittimità per i seguenti profili di diritto.
L’amministrazione comunale, a distanza di due anni dalla diffida, e senza coinvolgerla quale comproprietaria dell’area interessata dall’abuso, le comunicava di aver rilasciato la concessione edilizia in sanatoria trascurando la necessità di acquisire il previo assenso da parte degli altri proprietari. L’amministrazione aveva il dovere di verificare l’esistenza in capo al richiedente di un idoneo titolo di godimento sull’immobile interessato dal progetto di trasformazione urbanistica, onde accertare la legittimazione del richiedente.  La scelta dell’amministrazione evidenzia un grave difetto istruttorio e di motivazione perché non dà conto della effettiva corrispondenza tra la richiesta di concessione e la titolarità del prescritto diritto di godimento.  Il comune è stato condannato anche alle spese.