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PIDIMONTE MATESE – AMBITO SOCIALE, IL RICHIAMO DI CAPPELLO

piedimonte matese. Ambiti territoriali in crisi e senza fondi, un disagio che da molti mesi pesa su decine di operatori. Una crisi, quella che investe gli ambiti territoriali, sempre più forte e che sembra trovare origine anche nella cattiva gestione. Si salva – per meriti – solo  l’Ambito C6 che vede come comune capofila il municipio di Piedimonte Matese. L’Ambito territoriale C6 è stato l’unico Ambito della provincia di Caserta, a cui la Regione ha confermato la totalità delle risorse FNA assegnate.   Ma anche sull’abito Matesino pesano diversi problemi; infatti,  i comuni morosi impediscono agli addetti e agli operatori di percepire regolarmente lo stipendio.  Pochi giorni fa, il presidente, Vincenzo Cappello, sindaco di Piedimonte Matese, ha scritto ai sindaci dei comuni che compongono l’Ambito una lettera con la quale richiama tutti al proprio dovere. Cappello  ha solleciato i suoi colleghi morosi a versare le quote dovute.
La situazione di un anno fa
L’ultimo “bilancio” della situazione devbitoria risale ad un anno fa. Probabilmente in tutto questo tempo qualcosa sarà cambiato ma non di molto, se si consider ache Cappello scrive nuovamente ai sindaci. Nell’ultimo quadro della situazione, il primato del comune più “cattivo” spettava al municipio di Caiazzo  che doveva all’Ambito 31.650 euro. Seguiva a brevissima distanza l’ente di Alife che deve 27.957 euro.
Erano presenti nell’elenco dei comuni morosi anche Castel di Sasso che doveva 6.876 euro; Fontegreca 1.714 euro; Formicola appena 702 euro; Gioia Sannitica 9.566 euro; Letino 5.151 euro; Liberi 10.626 euro; Pontelatone 8.675 euro; Raviscanina 13.168,83 e Sant’Angelo d’Alife con 17.686 euro. Il tutto formava  un totale di 133.773 euro che l’Ambito doveva ancora incassare.
La normativa vigente individua negli Ambiti Territoriali le aggregazioni intercomunali che hanno il compito di avviare nuove forme e modalità di progettazione, organizzazione, e gestione associata dei servizi sociali. Il Piano Sociale Regionale affida quindi agli Ambiti i seguenti obiettivi di carattere generale:dotare il territorio di una rete omogenea di servizi essenziali con pari opportunità di accesso per tutti i cittadini;     creare le condizioni per una maggiore integrazione dei servizi; favorire l’esercizio associato delle funzioni sociali da parte dei Comuni e la gestione unitaria della rete dei servizi. Il Piano di Zona è lo strumento di programmazione delle politiche sociali, finalizzato alla realizzazione della rete dei servizi sociali partendo da una corretta Analisi della domanda sociale, al fine di ottenere un miglioramento della qualità degli interventi ed un’offerta di servizi più adeguata ai molteplici bisogni dei cittadini.

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