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MARCIANISE – Calcio, quando Russo e Murolo incassarono 50mila euro per perdere contro il Gallipoli

MARCIANISE – L’indagine condotta dall’antimafia sui clan camorrisitici, riposta alla liuce una serie di vicende legate al calcio e allo squallore che gira intorno alle società, di qualsiasi categoria.  L’operazione condotta oggi contro il clan Contini ha portato anche al sequestro della società sportiva dilettantistica “Mariano Keller arl” titolare della squadra di calcio denominata “Mariano Keller”, iscritta (dopo aver rilevato il titolo sportivo dalla società CTL Campania) al campionato 2013/14 della Lega Nazionale Dilettanti di serie D girone H, nonchè il relativo centro sportivo, ubicato a Napoli e dotato di 5 campi di calcio e calcetto, due palestre e due bar, per un valore di due milioni di euro. Anche in questo settore si è, infatti, registrato il coinvolgimento della famiglia RIGHI ed, in particolare, di Salvatore RIGHI – che, peraltro, in passato, è stato sia Presidente della Massese Calcio, che militava in C1, che Direttore Generale della Arzanese che militava in C2 – tanto che il centro sportivo viene considerato un riservato luogo di incontro tra quest’ultimo ed esponenti del clan CONTINI, come Antonio CRISTIANO, noto affiliato al sodalizio camorristico, anche lui arrestato per associazione mafiosa.
Va pure ricordato che nell’ambito delle indagini svolte dai CC di Roma è emersa l’attività illecita realizzata nel maggio 2009 da Salvatore RIGHI e dal figlio Ivano finalizzata alla realizzazione di una frode sportiva in favore della squadra di calcio del GALLIPOLI, che allora militava nel campionato di Lega Pro, prima Divisione girone B, ed era allenata dall’ex calciatore Giuseppe GIANNINI. In altre parole, prima della partita GALLIPOLI-REAL MARCIANISE, valevole per il campionato di Lega Pro girone B, stagione 2008/2009, Salvatore e Ivano RIGHI, Giuseppe Giannini e Luigi Dimitri (questi ultimi rispettivamente allenatore e direttore sportivo del Gallipoli Calcio, si accordavano per consegnare la somma di cinquantamila euro a calciatori del REAL MARCIANISE, tra cui Michele MUROLO, Massimo RUSSO ed altri non identificati, affinché questi si adoperassero per il raggiungimento di un risultato comunque favorevole alla squadra salentina, che in effetti si aggiudicava il decisivo l’incontro con il risultato di 3 a 2 conseguendo, così, grazie all’illecito, la promozione nella serie superiore e cioè in Serie B. Tutti i soggetti coinvolti nella vicenda sono indagati per il reato di frode sportiva con l’aggravante della finalità mafiosa.

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