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TEANO – Militare suicida, l’autopsia conferma la morte per soffocamento

TEANO –  Si  è svolta ieri l’autopsia sul corpo di Fausto De Marco. Il 26enne si è tolto la vita l’altra mattina.  Oggi, probabilmente, potrebbero svolgersi i funerali del giovane. Tutta la città di Teano + incredula per il gesto i attuato dal militare; nulla lasciava ipotizzare un piano così tremendo studiato da Fausto e applicato con precisione. Secondo alcune indiscrezioni raccolte sul posto, la perizia effettuata da medici del centro di medicina legale di Caserta, avrebbe confermato la morte dovuta a soffocamento.  Altri particolare, tuttavia, potrebbero emergere nei prossimi giorni.
Il dramma
Un militare si è ucciso nella sua casa. Fausto De Marco aveva soli 26 anni, aveva un lavoro stabile e sicuro, una famiglia che lo circondava d’affetto e di attenzioni. Probabilmente alla base della drammatica scelta attuata dal giovane potrebbe esserci stata una delusione d’amore. Infatti, raccontano alcune voci raccolte nel piccolo centro sidicino, da poco tempo il ragazzo  aveva interrotto la relazione con una donna a cui teneva moltissimo. Le ragioni del suo gesto, Fausto, le ha spiegate in una lunga lettera indirizzata ai familiari. A tutti chiede scusa per la sua decisione. Il corpo di Fausto è stato scoperto ieri mattina, dai genitori, intorno alle ore otto.
La madre lo cercava per la colazione. Più volte ha chiamato il suo nome senza avere risposta. Poi la drammatica scoperta. Il giovane aveva ancorato una corda ad una trave di una delle stanze della casa e si era lasciato cadere nel vuoto. Sul posto sono giunti i carabinieri della locale stazione e l’unità del 118.  Purtroppo per Fausto non c’era più nulla da fare. Oggi stesso, presso il centro di medicina legale di Caserta, dovrebbe svolgersi l’esame medico legale sul corpo del ragazzo. Un esame che dovrà certificare le cause della morte e l’orario in cui è avvenuto.  La piccola frazione è sgomenta davanti al gesto di Fausto; un giovane conosciuti da tutti e apprezzato per la sua serietà e per il rispetto che mostrava verso tutti. Fausto non amava il clamore, era molto riservato e amante dalla quiete. I genitori hanno dedicato l’intera esistenza alla famiglia  e al futuro dei proprio figli, sacrificando ogni attimo al duro lavoro. Appena la notizia si è diffusa in paese in tanti si sono stretti intorno alla famiglia De Marco.
Numeri terribili
Ogni anno, secondo le statistiche, un milione di persone in tutto il mondo si toglie la vita. E il fenomeno è in costante crescita soprattutto nei paesi dell’est, dove si verificano in media 45 casi di suicidio ogni 100mila abitanti, contro i 4,8 casi ogni 100mila abitanti dei paesi mediterranei come Italia e Grecia. Questi i dati raccolti dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e diffusi dall’Associazione internazionale per la prevenzione del suicidio (Iasp), in occasione della Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio, che si è celebrata lo scorso 10 Settembre in tutto il mondo ed ha avuto come tema “La prevenzione del suicidio nell’arco di vita”.
In particolare, fra i paesi dell’est spicca tristemente la Lituania, con 68 suicidi ogni 100mila abitanti, seguita da Bielorussia, Russia, Kazakistan, Slovenia, Ungheria e Lettonia.
La determinazione di Fausto
Fausto è un giovane aviere che frequenta la Scuola Aeronautica  di Caserta, il papà Giacomino è conosciuto da tutti perché fa il postino presso l’Ufficio Postale di Teano.
Prima di compiere l’estremo gesto, ha scritto un documento in cui ha motivato il suo gesto e rinviato alla consultazione del suo computer, sequestrato dai carabinieri della locale stazione di Teano, lo stesso computer che  Fausto invita i familiari a consultare per “per capire perchè l’ho fatto”.
La gente si interroga sul perchè di un gesto così estremo?
Perchè è stato trovato con le mani legate dietro la schiena con la stessa corda che lo ha soffocato? Forse il segno che non voleva fallisse il suo proposito di lasciare questa vita?
Sembra che il motivo principale possa ricondursi ad una delusione amorosa per una storia  con una ragazza romana di cui si era invaghito.  Si accavalano le ipotesi ma la verità sta comunque nei suoi ultimi scritti che ha voluto affidare ai propri cari quasi come un ultimo disperato tentativo di farsi perdonare per il dolore che avrebbe arrecato.

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