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GRAZZANISE – L’ex sindaco di Parente volò in Austria per curare il casalese Michele Zagaria, condannato a due anni

GRAZZANISE – Enrico Parente, medico ed ex sindaco di Grazzanise, è stato condannato oggi a due anni di reclusione per l’accusa di favoreggiamento, aggravato dall’articolo 7, dell’ex primula rossa dei Casalesi Michele Zagaria, arrestato dopo 14 anni di latitanza nel dicembre di due anni fa. La sentenza è stata emessa dal gup Isabella Iaselli.  Nel 2009, secondo quanto ricostruito durante il processo all’ex sindaco, Parente si recò a Innsbruck, in Austria, per curare il capoclan all’epoca alla macchia. Il viaggio in Tirol doveva rimanere segreto ma gli inquirenti ne vennero a conoscenza grazie alle intercettazioni telefoniche: il cellulare del politico era sotto controllo poiché alcuni giorni prima la sua auto era stata raggiunta da colpi d’arma da fuoco. La Dda aprì gli occhi sull’episodio, indagando da subito per delineare i contorni dell’attentato. Solo alcuni mesi dopo, tuttavia, si comprese che il paziente dal quale Parente si era recato era il boss Zagaria. Il pm Antonello Ardituro, titolare dell’inchiesta assieme al collega Marco Del Gaudio, aveva chiesto la condanna a quattro anni «per la gravità del fatto», commesso da «un insospettabile colletto bianco».

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