Sessa Aurunca – Reti Rai in tilt, esplode la polemica.

SESSA AURUNCA (Alfredo Bovenzi) –   In molte zone il fenomeno sta interessando, questa volta, le tre reti Rai principali. Si credeva fosse un guasto passeggero; di quelli soventi anche nel mondo civile, dove – però – in breve tempo vengono riparati; ma non è stato così. Sono tre giorni ormai che va avanti questa sorta di black out televisivo; e nessuno muove un dito per ripristinare la quiritaria situazione, affidandosi a un più comodo, ancorché rassegnato “passerà”!  Insomma, il mirabolante passaggio al digitale terrestre che avrebbe dovuto garantire una migliore qualità e continuità del servizio audiovisivo, in termini di ricezione dei canali, di programmi, ma soprattutto in quanto a pulizia del segnale, assume sempre più i tipici caratteri di un macroscopico bleuf. Perché, all’amletico dubbio del “dove” direzionare l’antenna (verso Tuoro o verso Napoli) con le sue teorizzazioni e successive scuole di pensiero nate intorno al problema del meglio ricevere le emittenti, in tutta la zona, spesse volte, il segnale arriva disturbato tanto da rendere impossibile la regolare visione del canale e della trasmissione prescelta; alternandosi –  questa situazione – agli immancabili “oscuramenti” come quello di questi giorni. Questo fatto, avvertito sin dai primi giorni del passaggio al digitale terrestre sia pure con una frequenza minore, è diventato, nel tempo, addirittura insopportabile; mentre è inutile dotarsi di costosissimi amplificatori, perché tanto la situazione non cambia; o magari migliora di poco. Progresso – regresso o, forse, meglio rassegnazione ? In termini di digitale terrestre – in quanto alla specifica zona – è ancora molto difficile – se non proprio impossibile – rispondere; se non accettando stoicamente l’ambigua realtà. Molti credono, a tal punto, che il problema sia ingenerato dal segnale che comunque arriva molto debole al ripetitore. A ogni modo, è questo un problema che andrebbe risolto al più presto, visto che le famiglie pagano – allo scopo – il famigerato canone televisivo. Ma tutti sono in tutt’altre faccende affaccendate; e perciò nessuno ha mai mosso – né muove – un dito per farlo.