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TEANO – Unità d’Italia, ACITOF: “Teano è la culla dell’unità”

TEANO – Il convegno organizzato dall’ACITOF e dalla FENIOF su Teano “ Culla dell’ Unità d’ Italia”, in provincia di Caserta, giovedì 17 ottobre 2013 è stato un successo in termini di partecipazione, con una affluenza di più di 150 persone, ed in termini contenutistici, grazie agli interventi dei diversi relatori presenti all’evento che, per rispettive competenze, hanno illustrato la vigente normativa regionale.

Un plauso per l’ottima organizzazione va al Vice Presidente ACITOF Marco Melese per l’aver saputo individuare una splendida logistica (ex chiesa  della Annunziata nel  centro di Teano), un funzionale front office allietato dalla presenza di cordiali hostess che hanno consegnato carpette documentali attinenti il convegno, un nutrito e qualificato tavolo dei relatori che hanno assicurato adeguati valori contenutistici a questo importante evento chiarificatore in ordine alla normativa regionale che, ai più, ancora risulta poco chiara o – peggio- sconosciuta. Un ulteriore plauso e ringraziamento per l’ottimale coordinamento dei lavori va alla brava Eva De Santis che ha svolto il ruolo di moderatrice degli interventi dei diversi relatori e del pubblico.

Nell’ambito del convegno, apertosi con i saluti di Marco Melese, sono stati avanzati i saluti della Dott.ssa Eluisa Monforte, vice Sindaco di Teano, nonché data lettura della missiva inviata dall’ On. Angelo Polverino Presidente della 1° Commissione permanente della Regione Campania  il quale, impossibilitato a presenziare all’evento, si è detto lieto dell’organizzazione di un simile evento augurando buon lavoro a tutti.

Dopo i saluti delle autorità presenti in sala, tra le quali i Sindaci di diversi comuni limitrofi a Teano, i lavori hanno visto l’intervento del Segretario Nazionale FENIOF Alessandro Bosi il quale ha illustrato i principali aspetti della normativa regionale campana argomentandone le novità e spiegandone dettagli ai fini di una ottimale comprensione da parte del pubblico. Nell’ambito dell’esposizione del Segretario di FENIOF è stata particolarmente apprezzato il materiale che Bosi ha proiettato per meglio esporre gli aspetti chiave della nuova legge regionale; ciò ha consentito una limpida e facilmente comprensibile presa di coscienza da parte del pubblico in ordine alle novità ed obblighi ai quali le imprese funebri campane dovranno far fronte ai sensi di legge.

L’illustrazione di Bosi ha avuto il pregio di “portare per mano” i meno aggiornati in ordine alla normativa regionale a comprendere il perché di tale legge, illustrando l’iter normativo che ha interessato negli anni le altre regioni d’Italia, fino ad entrare nello specifico di tematiche di grande attualità ed interesse quali, una su tutte, quelle connesse ai requisiti strutturali che le imprese funebri campane dovranno dimostrare di avere ai fini del rilascio della nuova autorizzazione all’esercizio dell’attività funebre. Sulla tematica Bosi ha inteso essere molto chiaro illustrando il testo di legge finanche avanzando alcune chiavi di lettura e proposte finalizzate a migliorare l’attuale testo che in alcuni aspetti risulta perfettibile. Bosi ha altresì evidenziato che le federazioni hanno da tempo aperto un tavolo di consultazione tra ACITOF, FENIOF, FEDERCOFIT ed altri finalizzato a lavorare ai sopracitati aspetti perfettibili al fine di addivenire a proposte condivise finalizzate a consentire alle aziende già operanti sul territorio della Campania di continuare a lavorare lungo percorsi di qualificazione e rispetto delle regole. Tale argomentazione è stata altresì ripresa dal Segretario di FEDERCOFIT Caciolli e dal Presidente FEDERCOFIT Campania Giuseppe Ricci, i quali, nei rispettivi interventi, hanno ribadito l’esigenza da parte della Regione di un documento chiarificatore che consenta ai soggetti già esercenti l’attività funebre e privi di tutti i requisiti previsti dalla legge di continuare a lavorare utilizzando strumenti di aggregazione aziendale quali i consorzi o le società consortili; a riguardo anche Bosi di FENIOF, nell’ambito del precedente intervento, aveva illustrato una possibile proposta in tale direzione che il tavolo di lavoro congiunto presto definirà nei dettagli e provvederà ad inoltrare al Legislatore regionale.

Quando la parola è passata ad Alfonso Cesarano-Presidente ACITOF ed al Segretario Antonio Mezzacapo è stato ulteriormente chiaro a tutti gli intervenuti la trasparenza di operato delle federazioni del settore che hanno lavorato con impegno e fatica nel tempo per addivenire ad un testo di legge regionale positivo, condivisibile e sostenibile allorchè finalizzato a tutelare gli interessi della parte sana dell’imprenditoria funebre campana a vantaggio altresì dei dolenti toccati da un evento morte e dell’intera comunità regionale, istituzioni comprese.

Tornando agli interventi degli altri relatori sono stati apprezzati quelli del Dott. Nicola Andriella Responsabile Dirigente della Medicina Legale della Provincia di Caserta e della Dott.ssa  Rita Ullucci Ullucci Direttore del distretto 14 Asl ce 1  i quali hanno inteso evidenziare non solo l’importante ruolo dei comuni ai sensi della normativa regionale di settore ma anche delle ASL che saranno chiamate a lavorare con le pubbliche amministrazioni per tutto quanto attiene gli aspetti igienico sanitari connessi all’attività funebre.

L’ultimo intervento del convegno è stato della Dott.ssa Dolores Cuomo-Presidente garante scuola di formazione professionale la quale ha evidenziato l’importanza della formazione per gli operatori del settore evidenziando la grande differenza sussistente tra i percorsi formativi della Campania e quelli delle altre regioni, sia sotto un profilo contenutistico che di durata.

Dopo qualche quesito avanzato dal pubblico, al quale sono seguite qualificate risposte dai diversi relatori intervenuti al convegno, i lavori si sono chiusi verso le ore 20 confluendo verso un apprezzato e nutrito buffet gentilmente offerto dall’organizzazione; in tale contesto si sono altresì registrati gli animi degli operatori, alcuni lieti dell’entrata in vigore di tale legge regionale, altri preoccupati ma desiderosi di individuare soluzioni e disponibili ad effettuare quelle piccole “trasformazioni” che, in assenza di un obbligo di legge, difficilmente sarebbero avvenute. Un concetto è stato però chiaro a tutti: senza adeguamenti nella direzione di una crescente qualificazione, professionalizzazione ed implementazione di servizi qualitativamente elevati, accompagnati dal rispetto delle leggi e delle regole imperative in materia di fiscalità, contribuzione, previdenza e mercato del lavoro, il destino delle imprese funebri campane può dirsi segnato. La comprensione di tale concetto è parsa chiara e risulta confortante rilevare che una pluralità di imprese funebri di tale splendida regione abbiano compreso la necessità di determinati cambiamenti a tutela principalmente della propria azienda ed a garanzia di un positivo proseguo dell’attività nel futuro. (comunicato stampa)

 

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