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Teano – Terreni confiscati alla camorra, ma è un errore. Scatta la denuncia

Teano – Errori amministrativi e minacce, la vicenda finisce anche sul tavolo della Procura. Tutto nasce molti anni fa, quando per una serie di errori un terreno – ubicato nella frazione Pugliano – venne dichiarato bene confiscato alla camorra. Dopo molto tempo il commissario prefettizio, Lubrano, che gestiva la macchina amministrativa sidicina fino a qualche anno fa, sanò l’errore producendo un atto con il quale si attesta che quei terreni non rientrano nei beni confiscati. Vincenzo LUBRANO con una nota acquisita al protocollo del Comune di Teano, indirizzata alla Nuova Cooperazione Organizzata, all’agenzia Nazionale dei Beni Confiscati,, invitava la suddetta cooperativa ad “astenersi dal transito e dalle lavorazioni effettuare e da effettuare sulla particella di terreno in questione, fino alla conclusione del procedimento di restituzione del bene”. Tutto sembrava risolto, invece no. L’amministrazione comunale attuale sembra ignorare la vicenda e così chi gestisce i beni confiscati continua ad usare quei terreni che, invece, non rientrano nelle aree sottratte alla camorra. Come mai a tutto ciò non stato posto rimedio in particolare dal Comune di Teano?
Alcuni confinanti hanno provato più volte a spiegare alle associazioni che gestiscono i terreni confiscati, senza ottenere risultato. Anzi, in una occasione una donna sarebbe stata anche minacciata proprio dal presidente di un’associazione. Fatto denunciato alla Procura della Repubblica.

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