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Teano / Vairano Patenora – Estorsione con il metodo mafioso: 6 imputati davanti ai giudici d’Appello

Teano / Vairano Patenora – Il procuratore generale della Corte d’Appello di Napoli ha chiesto la conferma integrale della sentenza di primo grado che ha condannato gli imputati. Ora la parola passa alle difese che fino al prossimo mercoledì faranno le loro arringhe. Poi i giudici del Tribunale Partenopeo si riuniranno per emettere la loro sentenza di secondo grado.
La Pubblica Accusa ha chiesto ai giudici di confermare le condanne inflitte dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere:
Aria Michele Giuliano 1960 Teano, anni 10;
Aria Armando 1981 Vairano Patenora, anni 8 e mesi 4;
Aria Michele jr 1987 Teano (domiciliato in Lombardia),  anni 5 mesi 8;
Faella Francesco 1961 Teano, anni 7 mesi 10;
Corso Paride 1985 Teano, anni 8;
Corbisiero Lorenzo 1970 Teano, anni 7 mesi 4.
Sono stati riconosciuti colpevoli, in primo grado, a vario titolo, di concorso in estorsione, consumata e tentata, lesioni personali, porto di strumenti atti ad offendere, tentata violenza privata e minacce. Si tratta di reati pluriaggravati, riuniti sotto il vincolo della continuazione, perpetrati nell’agro di Teano dal 2016 al dicembre 2018, e per i quali è stata ritenuta sussistente l’aggravante del metodo mafioso poiché commessi avvalendosi della forza di intimidazione che promana dal sodalizio camorristico de’ “i casalesi”. Nella stessa vicenda, con rito alternativo, è stato condannato anche Salvatore Salerno – di Calvi Risorta – che ha scelto il rito abbreviato davanti al Giudice per le indagini Preliminari del Tribunale di Napoli. L’imputato è stato condannato a cinque anni di reclusione.
Nel collegio difensivo figurano, fra gli altri, gli avvocati Fabrizio Zarone, Marco Andrea Zarone, Ciro Balbo, Vincenzo Cortellessa, Giuseppe Stellato e Fabio Russo.

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