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Pignataro Maggiore / Napoli – Convegno sulle mafie, Minieri è scomodo: prima invitato, poi “revocato”

Pignataro Maggiore / Napoli –  Il giornalista Salvatore Minieri sta per pubblicare un libro inchiesta su strani giri di carne e alimenti pericolosi, parlando anche degli interessi delle consorterie criminali: la regione Campania lo “invita” a non presentarsi piu’ a un convegno sulle mafie. “Una coincidenza inquietante!”.  E’ stranissima, se non addirittura inquietante, la vicenda che ha messo in forte imbarazzo – con conseguenti ricadute per il prestigio professionale – il giornalista Salvatore Minieri, da anni impegnato sul fronte del giornalismo d’inchiesta su mafie, rifiuti e consorterie criminali. Il 24 maggio scorso, il professionista è stato contattato da referenti della Regione Campania per essere “arruolato” tra i relatori di un convegno, organizzato dalla Commissione Regionale che si occupa di Mafie e Beni Confiscati, fissato per il 28 giugno. Per uno strano caso temporale, il 25 maggio è stata lanciata l’anteprima del nuovo lavoro editoriale di Salvatore Minieri, il libro “Pane e Veleno – Viaggio tra i cibi che ci uccidono” (Edizioni Italia), nel quale il cronista parla anche del caso brucellosi bufalina e del macello campano “Realbeef” – di proprietà del gruppo Cremonini – dove viene abbattuto quasi il 90% dei capi coinvolti nella vertenza sanitaria. Pochi giorni dopo l’uscita dell’anteprima pubblicitaria, Salvatore Minieri è stato raggiunto da una telefonata, proveniente sempre dagli organizzatori del convegno della Regione Campania, nella quale gli veniva chiesto di “fare un sacrificio” e spostarsi nel ruolo di semplice moderatore. Per dovere professionale e impegno già preso con la Regione, il giornalista ha acconsentito. Nei giorni seguenti è poi stato protagonista di alcune interviste proprio sul caso “brucellosi e camorra”, nel corso delle quali Minieri ha sottolineato la presenza dei sodalizi mafiosi campani nell’affare abbattimento dei capi di bestiame anche non contagiati dalla brucellosi e dalla tubercolosi. Alla pubblicazione delle interviste, il professionista è stato contattato – attraverso semplici messaggi – nei quali gli si diceva di non partecipare più all’evento, in quanto era già stato contattato un altro giornalista a fare da moderatore.  Più che imbarazzante, la situazione è parsa subito grottesca e figlia del solito timore nei confronti dei giornalisti che fanno inchiesta, senza usare filtri di compiacenza.  “In oltre venticinque anni di attività professionale giornalistica – ha commentato Salvatore Minieri – non mi era mai capitata una situazione tanto imbarazzante, non solo per me, ma per tutta la categoria dei giornalisti della Campania. Sto lavorando a un libro che uscirà a settembre, nel quale analizzo anche la forza del colosso delle carni “Cremonini”, la sigla che gestisce il più grande macello per l’abbattimento delle bufale durante l’emergenza bufalina che, solo per caso, ha ricevuto spesso le visite istituzionali del Presidente della Regione, Vincenzo De Luca e di tutto il suo seguito. Ma sono un ottimista e voglio ancora credere che siano tutte coincidenze”. Intanto, a Minieri non è stato concesso di essere tra i relatori di un convegno su mafie e beni confiscati, proprio nei giorni in cui si è saputo che il giornalista sta preparando un nuovo libro che tratterà anche questi argomenti scottanti. E, allora, le coincidenze sono più di una.

 

 

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