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PIEDIMONTE MATESE – Peculato, 57 medici indagati. La Corte dei Conti chiede 2.500.0000 di euro. Sotto accusa anche dirigenti di primo piano

Piedimonte Matese. Indagini sui medici in regime di Intramoenia. La Guardia di Finanza segnala alla Corte dei Conti un danno erariale di 2 milioni e mezzo di euro. Sono 57 i medici e 12 direttori generali pro -tempore di strutture pubbliche coinvolti negli accertamenti.  Il Reparto, coordinato dal Luogotenente Vincenzo De Luca, tra il 2012 ed il 2013 ha complessivamente segnalato alla Corte dei Conti 57 dirigenti medici specialisti e 12 direttori generali pro -tempore di strutture pubbliche, per aver arrecato un danno erariale di oltre 2 milioni e 500mila euro alle Aziende Sanitarie di appartenenza. I dirigenti medici, in particolare, hanno riscosso in proprio gli importi delle visite mediche venendo meno agli obblighi contrattuali verso le ASL, assumendo quindi la posizione tipica del contratto di lavoro non esclusivo che esclude il riconoscimento della specifica indennità aggiuntiva. L’articolo 72, comma 7 della Legge 448/98, infatti, ha stabilito che la violazione agli obblighi contrattuali connessi alla esclusività della prestazione, comporta la risoluzione contrattuale del rapporto di lavoro e la restituzione dei benefici economici ricevuti. E’ in corso di esecuzione la procedura di recupero conseguente al danno arrecato alle casse erariali. Tra i dirigenti medici coinvolti, spiccano nomi importanti. 67mila euro per Francesco Testa di Napoli, direttore generale dal 1998 al 2003; 31mila euro per Amedeo Romano (di Caserta), direttore dal giugno al novembre 2003; 424mila euro per Francesco Alfonso Bottino (di Napoli), direttore generale dell’azienda sanitaria dal 2003 al 2008, attuale direttore generale dell’Azienda Ospedaliera San Sebastiano e Sant’Anna. Per gli ex dirigenti dell’Asl ex Ce2: 29mila euro per Franco Rotelli, direttore generale dal 2002 al 2004; 45mila euro per Angela Ruggiero, in carica dal 2004 al 2007; 17mila euro per Antonietta Costantini (di Piedimonte Matese), ai vertici dell’Asl dal 2008 al 2009. Presentato il conto anche ai direttori dell’azienda ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano: Pietro Alfano (di Sorrento), dirigente dal 2001 al 2006, 366mila euro; Luigi Annunziata (di Terzigno deceduto da qualche mese), dal 2006 al 2011, 380mila euro. Giova ricordare che è in corso anche un’inchiesta penale, parallela a questa contabile. Infatti i professionisti coinvolti nella vicenda “Intramoenia” sono accusati dal Pubblico Ministero Francesca De Renzis del reato di peculato. In settimana il Gup ha rinviato gli atti alla Procura della Repubblica per la riformulazione delle accuse nei confronti dei professionisti coinvolti, al fine di stabilire le date per l’udienza preliminare che stabilirà se rinviare a giudizio i medici oppure archiviare il procedimento.

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