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CASERTA – Crac Contemporaneo Caffè, i fratelli Crisci possono recarsi a lavoro

Caserta (Maria Giovanna Pellegrino) – Crac da 500mila euro al Contemporaneo Caffè, il Gip Caparco del tribunale di Santa Maria Capua Vetere accoglie la richiesta della difesa, gli avvocati Bernardino Lombardi e Antonello Fabrocile, di concedere ai due principali indagati, i fratelli Alessandro e Gerardo Crisci, di poter uscire di casa per potersi recare a lavoro. Restano però agli arresti domiciliari: Alessandro ha avuto così il permesso di poter uscire di casa da Maddaloni dove risiede per raggiungere il suo negozio di parrucchiere a Casagiove, mentre Gerardo potrà uscire di casa da Caserta e scendere nel suo negozio che si trova stesso nella citttà della reggia vanvitelliana. In merito alla misura personale degli arresti domiciliari sarà il Tribunale del Riesame a pronunciarsi sulla libertà, per lunedì prossimo, giorno in cui sono stati fissati i ricorsi. I due germani insieme ad altri nove indagati sono accusati di bancarotta fraudolenta. Dinanzi al gip nell’interrogatorio di garanzia Alessandro si è difeso affermando che egli si era unicamente preoccupato di intestarsi alcune società per conto del fratello al quale avrebbe unicamente fatto un piacere e che non avrebbe fatto altro che firmare ciò che Gerardo gli sottoponeva fidandosi ciecamente di lui. Gerardo in parte ha confermato quanto detto dal fratello nel corso del suo interrogatorio.  Nella vicenda sono coinvolti anche il commercialista Giuseppe Balbi, l’avvocato civilista Antonio Chiummariello,  indagati a piede libero come Nello Albero, Michele Dello Stritto, Carmela Natale e Gaetano Cioffi, funzionaro e dipendente bancari e Paola Masotti, moglie di Gerardo.

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