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VAIRANO PATENORA / CASERTA – Neonato morto, undici medici indagati

VAIRANO PATENORA / CASERTA  (Maria Giovanna Pellegrino) – Undici medici indagati per la morte del piccolo Luigi Pio De Maio, il neonato deceduto lo scorso 24 ottobre, presso l’ospedale civile di Caserta per una crisi respiratoria. La procura chiede l’archiviazione ma le parti offese, i genitori rappresentati in sede legale dagli avvocati Ernesto De Angelis e Giuseppe Stellato, hanno fatto opposizione in quanto dalla cartella clinica del bambino che fu sequestrata non si parla affatto di problemi respiratori ma di una infezione. E’ emerso anche che nel corso dell’infezione al bambino sono state praticate delle trasfusioni di sangue, perché forse aveva un’emorragia interna forse causata da una perforazione intestinale e si era stato richiesto il trasferimento d’urgenza all’ospedale pediatrico Santo Bono di Napoli. Ma dopo quattro giorni dalla nascita il piccolo che respirava da solo morì. L’autopsia non fu condotta da un medico legale neonatologo, la cui consulenza era stata richiesta dagli stessi periti scelti dal pm Carlo Fucci durante l’esame autoptico, per cui potrebbero esserci state delle lacune che a parere delle parti offese sembrerebbero insormontabili poiché non hanno permesso di chiarire le cause precise della morte del neonato. Dello stesso parere è il giudice per le indagini preliminari Gabriella Maria Casella del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che ha fissato all’uopo una nuova udienza camerale, il prossimo 24 settembre, per trattare il caso. Furono i genitori del bambino a chiedere l’apertura delle indagini. La mamma Michela D’Andrea di Vairano ed il papà Vincenzo De Maio, originario di Pastorano, si rivolsero alle autorità giudiziarie, con una dolorosissima denuncia, la mattina stessa del decesso del loro pargoletto, chiedendo anche l’autopsia per accertare le cause di una morte che andava al di là di ogni logica. Il bambino era nato prematuro, il 22 settembre del 2012 presso il San Sebastiano di Caserta, alla 28esima settimana. Il suo peso era discreto di oltre un chilo e 300 grammi, venne intubato per un paio di giorni, ma poiché respirava autonomamente fu liberato dai sondini e lasciato semplicemente nell’incubatrice per fargli recuperare il peso e poterlo dimettere. I genitori andavano tutti i giorni a fargli visita ed avevano ricevute tutte le assicurazioni sulla buona salute del bimbo che presto sarebbe stato dimesso. Il piccolo aveva recuperato il peso ma sul suo corpicino erano comparse delle macchie rosse che allarmarono molto la mamma. La signora chiese ripetutamente spiegazioni e l’intervento dei medici che ancora una volta la rassicurarono. Il bambino però incominciava a mostrare segni di sofferenza non era così reattivo come i giorni precedenti. L’ultimo pomeriggio che l’hanno visto il piccolo sembrava essersi ripreso i due genitori tornarono a casa fiduciosi e speranzosi, perché avrebbero riportato presto a casa il loro bambino. Invece, una telefonata nel cuore della notte, il 24 ottobre scorso, fece correre la coppia al capezzale del loro bambino in ospedale. I medici li avevano svegliati dicendo che il bambino aveva avuto una grave crisi e che la situazione era drammatica. Quando arrivarono in reparto i medici stavano rianimando il neonato con un massaggio cardiaco. Pio è sopravvissuto a quella crisi solo poche ore. Per questa vicenda, tutti i sanitari del San Sebastiano che hanno avuto in cura il piccolo paziente sono stati iscritti nel registro degli indagati. Il pm ha infatti inquisito i seguenti medici:   Luisa Abate di Aversa: Antonella Ansalone di Caserta: Gaetano Ausanio di Caserta: Italo Bernardo di Caserta: Daniela Brescia di Napoli: Francesco Crispino di Caserta: Domenico D’Angelo di San Prisco: Carolina Grassia di Caserta: Michele Panico di Giugliano: Vincenzo Rossi di Caserta: Maria Vendemmia di Aversa. Tutti dovranno comparire per il prossimo 24 settembre dinanzi al gip casella del tribunale di Santa Maria Capua Vetere che dovrà decidere se chiudere il caso oppure ordinare nuovi e più specifici accertamenti sulle cause e sulle responsabilità dei medici per la morte del piccolo Pio.

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