MARZANO APPIO – Il lago delle Corree infestato da tartarughe americane. Allarme per l’ecosistema

MARZANO APPIO –  Il lago delle Corree, nel territorio del  Parco Regionale di Roccamonfina,  è infestato da tartarughe acquatiche americane. Almeno tre esemplari adulti sono stati identificati da un gruppo di studiosi durante una ricerca diretta proprio ad indentificare flora e fauna che popolano l’area del Parco.   Si tratta di tartarughe normalmente venduta in negozi specializzati come un animale domestico facilmente gestibile, che mangia poco, che non cresce e che non richiede particolari cure. La verità è ben diversa e assai drammatica, non solo per l’animale stesso ma anche per il patrimonio faunistico italiano. Ogni anno, infatti,  milioni d’esemplari di queste tartarughe vengono esportati dagli USA in Europa e in Giappone. Circa 2 milioni di animali l’anno giungono in Italia. Più del 95% di esse muore entro l’anno durante il trasporto, a causa del freddo e per malattie dovute a una cattiva alimentazione. Circa 20mila esemplari, ogni anno, vengono abbandonate in laghetti, paludi o corsi d’acqua. Esse entrano in competizione con le poche tartarughe acquatiche rimaste in Italia che, non essendo abili nuotatrici e non essendo in grado di mangiare grandi quantità di vegetazione, in condizioni di scarso cibo d’origine animale, non sopravvivono alle intruse americane. L’importanza del lago delle Corree, dal punto di vista naturalistico, è già noto dal 1834 quando il più grande studioso della flora dell’Italia meridionale, Michele Tenore, individuò nel piccolo specchio d’acqua le rare piante “Lindernia pyxidaria e l’Isolepis micheliana”. La prima infatti è scomparsa da tutte le regioni d’Italia ad eccezione del Triveneto.  Inoltre, nel 2002 è stata certifica anche la presenza di un altro raro esemplare di pianta acquatica la  “Ludwigia palustris”.