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NAPOLI – Mostra d’Oltremate, blitz delle fiamme gialle: tre arresti

NAPOLI – In data odierna, a conclusione di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli – Sezione Reati contro la Pubblica Amministrazione – i militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Napoli hanno eseguito misure cautelari e perquisizioni nei confronti di tre soggetti operanti nell’ambito della Mostra d’Oltremare Spa. I provvedimenti restrittivi emessi dal Giudice per le Indagini preliminari di Napoli per reati di associazione a delinquere, peculato, induzione indebita, turbativa d’asta e abuso d’ufficio hanno colpito l’attuale Direttore Marketing della Mostra d’Oltremare Spa, la sua compagna ed il fratello della stessa – questi ultimi entrambi imprenditori attivi nel settore della grafica e della comunicazione pubblicitaria – tutti posti agli arresti domiciliari. Tra le ipotesi delittuose contestate agli indagati spicca quella di aver costituito, da anni, una vera e propria associazione per delinquere finalizzata a drenare illecitamente risorse dalla Mostra d’Oltremare Spa – società interamente a capitale pubblico partecipata dalla Regione Campania, nonché dal Comune, dalla Provincia e dalla Camera di Commercio di Napoli – a vantaggio dei componenti il sodalizio criminale attraverso il ricorso ad aziende compiacenti o società ad essi direttamente riconducibili. L’ attività investigativa, iniziata nel 2011 dal finanzieri del Gruppo Tutela Spesa Pubblica e coordinata dai magistrati dalla Sezione Reati contro la Pubblica Amministrazione della Procura della Repubblica di Napoli, ha fatto emergere una lunga serie di reati – posti in essere, in forma associativa, a partire dal 2003 dai tre soggetti oggi tratti in arresto – caratterizzati da condotte dirette, secondo l’ipotesi accusatoria, a “veicolare” commesse concernenti servizi di ideazione grafica, stampa ed advertising di eventi di rilievo svoltisi presso la Mostra d’Oltremare, tra i quali: Fiera della Casa, Parchinmostra, Nauticsud e Accampamento della Pace. In particolare, ciò è stato reso possibile grazie al contributo che si ritiene illecito fornito dal direttore Marketing della Mostra, che, violando i doveri derivanti dalla sua funzione di pubblico ufficiale, ha nel tempo assicurato alla sua compagna ed al fratello della stessa cospicui vantaggi economici connessi all’esecuzione dei servizi/forniture rese all’Ente. Grazie alle indagini del Nucleo di Polizia Tributaria di Napoli, avvalorate da intercettazioni telefoniche, accertamenti bancari e fonti testimoniali, si è raccolto un grave quadro indiziario da cui emerge che, nel perseguire il proprio intento di favorire gli interessi economici del sodalizio criminale, il Direttore Marketing, forte del ruolo svolte in seno alla Mostra, si era spinto persino ad imporre agli organizzatori di noti eventi fieristici ;l ricorso ai servizi resi dalle aziende riconducibili alla compagna. E’ emerso, inoltre, che alcuni servizi formalmente affidati a società apparentemente estranee agli indagati venivano, però, di fatto “dirottati” in tutto o in parte, verso le aziende riconducibili ai due fratelli imprenditori. In un caso, gli investigatori hanno raccolto gravi elementi indiziari da cui ricavare che i tre arrestati sono riusciti a falsare, grazie anche al ricorso ad offerte fasulle e a ditte compiacenti, l’esito di una procedura informale di gara, consentendone, anche in questo caso, l’aggiudicazione finale a società ad essi riconducibili.

 

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