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Caserta – Parco degli Aranci: un campo di rifiuti che per il sindaco conta meno di uno di calcio


ECCO IL VIDEO CHE TESTIMONIA IL DEGRADO DELLA CITTA’

CASERTA (di Nando Silvestri) – Recenti notizie ufficialmente diffuse dagli organi di stampa confermano che il sindaco di Caserta Del Gaudio ha proposto a De Laurentis la ghiotta opportunità di costruire a Caserta il nuovo stadio del Napoli calcio. Un segnale questo che testimonia senza ombra di dubbio la disponibilità di mezzi e risorse pronte da spendere nella nostra città per il tornaconto di una elite di burocrati, certamente non per il benessere collettivo. Oltre al vassallaggio incondizionato e penoso avallato dal primo cittadino di Caserta nei confronti della città di Napoli, della speculazione e della finanza, emerge la distanza siderale di Del Gaudio dalla stessa città di Caserta e dalle sue complesse e annose problematiche delle quali, stanti i fatti, il sindaco sembra proprio non volersi occupare. Sarebbe davvero un paradosso un nuovo stadio a poche centinaia di metri dallo scempio ecologico di Parco degli Aranci, dove rifiuti d’ogni tipo, carogne di animali e materiali di risulta stagnano da tempo immemore fra gli stabili abitati in un campo maleodorante di folte sterpaglie ed erbacce altissime che ricorda per dimensioni proprio un campo di calcio. Fu l’ex sindaco di Caserta recentemente scomparso Gigi Falco ad occuparsene per l’ultima volta, l’uomo al fianco del quale crebbe disordinatamente la subdola e ondivaga silhouette politica di Pio Del Gaudio, che non si è mai distinto per la sana virtù della riconoscenza. Come Almirante, oggi, si sarebbe pentito di aver conferito a Fini tanto lustro, anche  Falco, pace all’anima sua, si spiacerebbe di aver ingenuamente riposto nell’attuale sindaco speranza e affidamento: del resto gli echi del pentimento sofferto dall’ex sindaco di Caserta in ordine alla suddetta benevola fiducia rimessa in passato nella figura dell’attuale primo cittadino casertano risuonano ancora nei ricordi di chi ha avuto il piacere di conoscerlo.  Ma il sindaco Del Gaudio è talmente autoreferenziale da mostrarsi sufficiente, intrusivo, distruttivo e addirittura sprezzante di leggi e norme costituzionali che gli impongono di presidiare la salute e la sicurezza dei cittadini tutti, piuttosto che il portafogli di pochi eletti. Comunque, tra le righe si riesce a leggere ed immaginare perché il sindaco non riesce proprio ad occuparsi della bonifica delle tante aree degradate liberamente accessibili a bambini e malcapitati di turno dove si vive, nel silenzio delle autorità sanitarie e delle istituzioni, col pericolo incombente di contaminazioni e sversamenti ulteriori. Del resto nessuno dei  familiari degli amministratori comunali è domiciliato in prossimità di acquitrini e sversatoi degradati come quelli di Casolla, rione Tescione e Parco degli Aranci, ma  sono certamente tanti i potenziali  elettori residenti in queste circoscrizioni da abbindolare oltremodo, ai quali imboccare e somministrare tacitamente squallide promesse elettorali. E’ un vero peccato che un uomo di fede e fervore spirituale come Padre Antonello Giannotti che ha un sermone per ogni occasione non abbia ancora saggiamente stillato nel sindaco Del Gaudio con cui non di rado si accompagna amabilmente, valori e priorità imprescindibili come il benessere della comunità di periferia, benché è proprio dalla periferia che provengono le copiose folle di fedeli e le moltitudini che in prevalenza lo acclamano. Evidentemente sindaco e sacerdote condividono la fede calcistica più di ogni altra cosa.

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