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RAVISCANINA – Comunali, l’ora della verità

RAVISCANINA – Toni accesissimi nella serata di chiusura della campagna elettorale. In una delle tornate più complesse della storia raviscaninese, le due liste in campo non hanno perso occasione di attaccarsi, non disdegnando i colpi sotto la cintura.

Il sorteggio ha voluto che i primi a parlare fossero i candidati di “Raviscanina Libera”, con Giovambattista De Sisto candidato a sindaco. Sono intervenuti sul palco Vincenzo Iannuccilli, Elio Di Mundo e lo stesso capolista. I candidati Iannuccilli e Di Mundo si sono soffermati maggiormente sugli aspetti programmatici del gruppo, spiegando i progetti e gli intenti della lista: «In un momento economicamente così difficile per la Nazione, non possiamo promettere – al contrario dei candidati di “Cuore Popolare” – grandi opere pubbliche quali industrie e terme; dobbiamo preoccuparci della gestione del territorio, e per gestione intendiamo la riparazione delle scuole, delle strade, dell’acquedotto. Dobbiamo preoccuparci di risolvere il problema rifiuti e quello relativo all’illuminazione pubblica. Non possiamo occuparci del superfluo, se non abbiamo neanche il necessario». Giovambattista De Sisto, poi, ha risposto alle accuse lanciategli dal candidato di “Cuore Popolare” – Antonio De Cristofano – domenica scorsa: “La tua è una carriera di tradimenti e voltafaccia, e hai anche il coraggio di parlare di coerenza verso gli elettori e i gruppi in cui sei stato eletto”, ha tuonato De Sisto, che ha attaccato anche il candidato sindaco avversario – dott. Anastasio Napoletano – avanzando addirittura l’ipotesi di una sua incandidabilità (il dott. Napoletano, in quanto direttore di una Asl, secondo De Sisto sarebbe incandidabile e ineleggibile a sindaco, ndr).

Per la lista “Cuore Popolare” sono intervenuti Giancarlo De Simone,  Bruno Corona, Antonio De Cristofano e il candidato sindaco Anastasio Napoletano. Dopo l’ormai consueto incipit programmatico di Giancarlo De Simone, Bruno Corona ha preso la parola difendendo il suo assessorato alla Comunità Montana del Matese: «sono sempre stato vicino ai lavoratori baif, ero sotto il sole di Napoli a manifestare per il sacrosanto diritto al loro lavoro, e non accetto le insinuazioni di chi mi accusa di averli abbandonati. La responsabilità del disastro nella Comunità Montana è ascrivibile solo alla Regione Campania, non a chi, come me, si è sempre prodigato per garantire il lavoro ai raviscaninesi». Corona punzecchia anche De Sisto, reo di aver preso accordi con Ermanno Masiello nel 2003 per entrare nella lista ispirazione della maggioranza: «Andammo insieme a chiudere l’accordo con i Masiello e fosti proprio tu a proporre, come candidato sindaco, il figliol prodigo Ermanno» (in seguito a quell’incontro, Corona entrò effettivamente in lista, De Sisto no, ndr). Continua poi il far west a colpi di battute tra De Sisto e De Cristofano. Quest’ultimo ha prima di tutto difeso il capolista Napoletano dall’accusa di incandidabilità, per poi replicare molto duramente al discorso del capolista di “Raviscanina Libera”. Impossibile riportare integralmente i passaggi salienti del discorso di De Cristofano, perché contenenti termini irripetibili per una testata giornalistica (nonché attacchi personali), ma il consigliere di maggioranza ora in forza a “Cuore Popolare” si è difeso parlando di “scelte politiche”, in riferimento ai suoi diversi riposizionamenti.

Questa mattina si è tenuto l’ultimo consiglio comunale dell’era Masiello. Approvato il bilancio consuntivo con i voti favorevoli della maggioranza (tra cui sedeva anche il “dissidente” Antonio De Cristofano, assente Bruno Corona) e quelli contrari dell’opposizione. Il sindaco, visibilmente emozionato, ha ringraziato i consiglieri per il lavoro svolto nel quinquennio appena trascorso. La parola, ora, spetta ai cittadini: preferiranno dare fiducia ad Anastasio Napoletano o a Giovambattista De Sisto?

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