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PIETRAVAIRANO – Adesione al Parco del Matese, i cacciatori ricorrono al Tar. Forte il rischio di blocco dell’iniziativa

PIETRAVAIRANO – Ipotesi di adesione al Parco del Matese, i cacciatori non fanno sconti all’amministrazione comunale: ricorreranno al Tar. Ormai è ufficiale, l’azione di pochi cacciatori potrebbe bloccare il progetto voluto dall’interno consiglio comunale.

Il documento di Federcaccia: “Il sottoscritto Andrea Ferrara, in qualità di presidente provinciale della Federazione Italiana della Caccia di Caserta, avuta notizia dalla propria struttura associativa comunale presieduta dal Sig. Mariano Rocco, che l’amministrazione comunale da Lei guidata intende acquisire il parere da parte delle associazioni ed organizzazioni presenti sul territorio in merito al progetto di inserimento del territorio comunale nel Parco Regionale del Matese, pur non entrando nel merito della fattibilità del progetto, vista l’assenza di contiguità territoriale con le aree già inserite nel perimetro del Parco, Le sottopongo le seguenti note di riflessione, Il Parco Regionale del Matese, istituito dalla Regione Campania ai sensi delia Legge regionale n. 33/93 con decreto n. 1405 del 12/04/2002 ha un’estensione territoriale di Ha 33.327,00, di cui Ha 25.095,00 in territorio casertano. Attualmente il territorio inibito alla caccia in Campania è pari al 33,04% dell’intera superficie agro-silvo-pastorale regionale, laddove il limite massimo previsto sia dalla L.N. n. 157/92 sia daiia LR. n. 26/2012 è il 30%. Il problema della rivisitazione delle percentuali di territorio vietato alla caccia non è più rinviabile, né si può accettare che ulteriori territori vengano sottratti sulla base di decisioni parcellizzate legittime nella forma, del tutto illegittime nella sostanza. Sarebbe opportuno, inoltre, prima di assumere decisioni irrevocabili, confrontarsi con le realtà territoriali e gli operatori turistici di quelle aree che da dieci anni e più sono state mummificate nell’idea Parco, per conoscere quali sono stati i reali benefici, quale lo sviluppo, quale la crescita occupazionale di quelle zone, per non dire quali reali interventi di tutela siano stati attuati. Solo dopo tale confronto si potranno assumere decisioni consapevoli nell’interesse della collettività intera che rappresentiamo. Non è pensabile elaborare un progetto di adesione all’idea Parco senza interrogarsi sul significato che ciò comporta e senza esplicitare alla comunità locale la natura di vincoli, divieti e limitazioni che l’istituzione di un parco pone. Nessuno vuole convincerLa di alcunché, Le si chiede se mal di valutare adeguatamente rischi e vantaggi del progetto, sapendo però che qualora la Regione decidesse di inglobare il territorio del suo comune nel Parco regionale del Matese, sottraendo ulteriori territori alla nostra passione venatoria, saremo pronti ad agire in via giurisdizionale ed a far valere i nostri diritti nei rispetto della legislazione nazionale regionale vigente. Cordialmente”.

 

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un commento

  1. il titolo della news non mi pare che rispecchi il testo del comunicato dell’associazione dei cacciatori. innanzitutto il ricorso al TAR ci sarebbe solo se la regione decidesse di deliberare l’adesione al parco di pietravairano, e questo non è ancora avvenuto (e speriamo che avvenga). anche il rischio di blocco dell’iniziativa al momento non sembra così “forte”.
    e poi i cacciatori sono in fondo persone ragionevoli e alla fine un accordo sicuramente si troverà per il superiore interesse della salvaguardia del territorio, di cui sono certamente indiscussi fautori.