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TEANO – Comunali, tutte le donne del colonnello

TEANO – Com’è noto le donne nelle istituzioni sono ancora fortemente sottorappresentate. Basti pensare, ad esempio (ragionando, ovviamente, su base nazionale), che nel Parlamento della passata legislatura le donne rappresentavano poco più del 10% del totale.  Sarebbe arduo, tuttavia, condensare in queste poche righe tutti i dati tristemente noti della discriminazione di genere nella vita politica e istituzionale italiana.
Ciò che più conta è che negli ultimi tempi sembra esserci stata una chiara inversione di tendenza. Oggi si è fatta strada, nell’opinione pubblica, l’idea che un alveo politico/istituzionale privo delle donne, delle loro idee, del loro contributo, non può rinnovarsi, mutare e conseguentemente riallacciare quel dialogo e ascolto imprescindibile. I soggetti coinvolti nel governo della Res Publica sembrano aver preso atto, finalmente, di queste istanze, e, non possono più prescindere da quegli impegni per la democrazia paritaria a cui le legittime aspirazioni delle donne li hanno condotti.
In altri termini, dunque, nelle liste di tutti, più che nei tempi passati, le candidate ci sono. Le donne in politica, quindi, è un’espressione che non si configura più come un ossimoro ma è piuttosto riconducibile ad un universo in continua trasformazione che può dar luogo a risultati entusiasmanti.
Tutto ciò, ovviamente, comporta una nuova “geografia” dove anche la politica locale deve necessariamente inserirsi. La lista civica Legalità e trasparenza, ad esempio, che alle prossime elezioni comunali si presenterà con il candidato Sindaco Pasquale Pino, non si è lasciata sfuggire questa grande opportunità; nel proprio schieramento ha collocato, infatti, sei rappresentanti dell’altra metà del cielo. Si badi però, questa scelta è stata fatta innanzitutto superando l’effimero orticello delle rivendicazioni di genere: non una mera concessione alla logica delle “quote rosa” basata essenzialmente su una semplicistica categorizzazione di genere (non c’è niente di peggio delle quote, in qualsiasi ambito) ma sulla reale convinzione dell’importanza di avere donne presenti in buona misura tra i propri rappresentanti.
Questa importanza s’impernia su alcuni vantaggi, non teorici ma radicati nel vero fattuale. In primis vi sono le ragioni biologiche/culturali: il linguaggio materno è etico, è ciò che permette l’affermazione e la legittimazione di tante possibili scelte differenti, di tanti diversi modi di stare, di partecipare alla costruzione di un mondo in cui ci sia spazio per il confronto fra le differenze.
Dopodiché tra i tratti salienti della personalità femminile senza dubbio vi è l’essenzialismo: “In politica, se vuoi che qualcosa venga detto, chiedi ad un uomo. Se vuoi che qualcosa venga fatto, chiedi ad una donna” (così sentenziava Margaret Thatcher nei ruggenti anni ’80 del secolo scorso). Concludendo  questa breve panoramica concettuale bisogna poi aggiungere che anche in politica locale una democrazia ove siano presenti solo uomini non sarebbe tale: le donne fanno esperienze di vita diverse (per regole sociali e costituzione biologica), esperienze che dovrebbero trovare sempre la maniera di essere rappresentate. Per queste ragioni, in definitiva, la lista civica Legalità e trasparenza, propone un invito, rivolto non solo alle donne, ma anche a quegli uomini stanchi di essere rappresentati da solo un genere, ad esprimere un voto di preferenza ad una donna.

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