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SPARANISE – Camorra, Battaglia: aiutare le vittime

SPARANISE – L’appuntamento è per mercoledì mattina, alle 9.30, a Sparanise. Nell’azienda agricola dei fratelli Fiore ”La Margherita”, che produce ortaggi, si terrà una manifestazione anticamorra per aiutare le imprese vittime di usura e racket. L’iniziativa (dal titolo ”La legalità per pace e liberta”) è organizzata dalla Confederazione italiana degli agricoltori della Campania e dall’Ats Terra Verde, presieduta dall’imprenditore delle mozzarelle Roberto Battaglia (nella foto). E’ atteso anche Don Luigi Ciotti, presidente di Libera.
L’obiettivo è rilanciare quei terreni gestiti fino ad ora in modo illecito riportandoli ad un sistema di legalità e sostenibilità ambientale. Tra i politici interverranno i deputati del Pdl, Paolo Russo e del Pd, Pina Picierno. ”Vogliamo aiutare tutti quegli imprenditori che hanno avuto il grande coraggio di denunciare gli usurai dichiarando guerra alla camorra e spesso si trovano intrappolate nella rete della burocrazia statale che li tiene in ostaggio senza motivo” denuncia Battaglia, che ha rotto il silenzio a rischio della vita e dal novembre scorso vive sotto scorta, facendo la spola tra l’azienda di famiglia a Caiazzo e Roma dove gestisce un mini caseificio a Eataly. Il suo è un grido d’allarme: ”Noi crediamo nello Stato e abbiamo sempre avuto fiducia nella giustizia, ma non è possibile lavorare con tutti questi lacci e lacciuoli inutili, così ci sentiamo abbandonati e quasi un peso”.
Con le sue rivelazioni sono stati arrestati i fratelli Zagaria e da allora Battaglia è nel mirino dei boss, ma non si lascia intimidire: ”Non smetterò mai di lottare per quello in cui credo. Per questo ho accettato la nuova sfida di gestire, in qualità di presidente di Ats Terra Verde, i sei ettari di terreni confiscati al clan Schiavone, voglio che diventino il simbolo della legalità”. ”Vivere sotto scorta non è facile – avverte l’imprenditore casertano – soprattutto quando ti danno come auto di servizio un mezzo catorcio con centinaia di migliaia di km e un airbag che non funziona, mentre nei depositi ci sono tante vetture nuove di zecca inutilizzate. E’ un’offesa per il mio lavoro e quello dei ragazzi della scorta che mi seguono ogni giorno rischiando la vita. Certe volte mi chiedo: non sarà mica una colpa ribellarsi alla camorra? Eppure, vado avanti e porterò parte delle mie bufale nei terreni confiscati per dimostrare che anche lì ci può essere impresa legale” assicura Battaglia.
cs

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