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PIETRAMELARA – Vigilanza, giornalisti minacciati

PIETRAMELARA – “Rettifica l’articolo vigilanza affare pericoloso”. “Lascia stare il cane che dorme, se si sveglia ti  manda al creatore”. “Non denunciare ti conviene”.
Sono alcune delle frasi contentute in un messaggio intimidatorio fatto recapitare ai giornalisti che nelle scorse settimane si sono occupati dell’inchiesta che la Procura della Republbica sta conducendo sul Municipio di Pietramelara. In particolare lìindagine riguarderebbe qualche appalto e qualche consorso pubblico.
Chi ha scritto i messaggi intimidatori crede, probabilmente, che un articolo di stampa faccia più male dell’inchiesta che la Questura di Caserta sta portando avanti sulla vicenda.
Il progetto per la vigilanza potrebbe rivelarsi un “affare” molto pericoloso per l’amministrazione comunale di Pietramelara. Le voci – tutte da confermare – che circolano in paese sono davvero brutte.  C’è chi parla, senza mezzi termini, di tangenti pagate per assicurarsi un lavoro. Atri, invece, parlano di “semplici favori” attuati da “chi può” per indirizzare la gara in un certo modo. Poi, in sostanza, il meccanismo si sarebbe inceppato e l’impresa “predestinata” si sarebbe fatta indietro, fino all’arrivo di un’altra  ditta. Una serie di voci che, in paese, volano di bocca e in bocca e che starebbero togliendo il sonno a coloro che avrebbero attuato tutto “nell’esclusivo interesse del popolo”. Pochi giorni fa, sembra lo scorso 28 febbraio, la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, attraverso la squadra mobile di Caserta, ha acquisito tutti gli atti relativi alla vicenda. L’inchiesta quindi dovrà chiarire una serie di aspetti, alcuni che sembrano essere davvero gravissimi. Quella dell’appalto della vigilanza sembra essere davvero una storia intrigata, basti pensare che ci sono volute ben tre sedute di gara per assegnare definitivamente il servizio. Ci sarebbe una precisa denuncia nella quale emergerebbe anche il pagamento di una tangente (c’è in paese chi parla di circa 10mila euro) versata da chi poi avrebbe dovuto materialmente operare, in paese, nell’ambito della vigilanza.  Tuttavia, per ora, l’unica certezza sarebbe quella delle denunce e dell’acquisizione degli atti da parte della squadra Mobile. Per il resto sembrano essere tutte ipotesi.

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5 commenti

  1. ... peggio di così

    vedi Pietramelara e poi muori….. perchè…… peggio di così si muore.
    Vergogna, vergogna e vergogna. Minacciare i giornalisti che fanno il loro lavoro onestamente e raccontano pure le cose più scomode.

  2. Nicola Pacelli

    Esprimo solidarietà e vicinanza al giornalista della Gazzetta di Caserta che ha subito le minacce. E spero che le forze dell’ordine riescono ad acciuffare il delinquente assicurandolo così alle patrie galere!!!

  3. Solidarietà al giornalista e profondo disprezzo per l’autore o gli autori di tale vile gesto.

  4. Piena solidarietà ai giornalisti minacciati

  5. Gente come il giornalista che è stato minacciato non si fa facilmente intimorire. Come da una radice marcia nasce il marcio, anche da una radice buona nasce e rinasce il buono e quindi se è difficile debellare chi fa il male, altrettanto difficile sarà debellare chi si impegna ogni giorno a sradicarlo e non credo che il marcio abbia sempre la meglio! Inoltre sostengo che lo Stato dovrebbe tutelare di più chi combatte contro certi cancri, perché spesso a combattere si è da soli, ed è per questo che poi i risultati sono esili. Se da un “io” e un “tu” nascesse un “noi” quanti “cancri” si sconfiggerebbero, senza ricorrere a radio o chemioterapie!