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PIEDIMONTE MATESE – Cimitero nel degrado, scoppia la polemica

PIEDIMONTE MATESE (susy vargas) – Con ordinanza sindacale n.102, emessa lo scorso giovedì, il locale Cimitero resterà chiuso nella sola mattinata di tutti i lunedì, tempo permettendo, per dar seguito ai lavori di esumazione ordinaria che obbligatoriamente devono essere eseguiti a cancelli chiusi. L’ordinanza, fortemente voluta dall’assessore Marcellino Iannotta, non tiene conto però di un problema gravoso ovvero che le cassette di zinco contenenti ossa dei defunti non possono essere assolutamente depositate nell’ossario comune, in mancanza di indicazioni o espressioni di volontà da parte degli eventuali parenti, atteso che da tre anni esso è inagibile. L’art.54, comma 2 del d. lgs. 267/2000, citato nell’ ordinanza, fino a prova contraria deve prevenire ed eliminare i gravi pericoli che minacciano sia l’incolumità dei cittadini che quella del personale ivi operante. Non è possibile che in presenza di fatti reali denunciati si continuano a divulgare menzogne!
Nonostante le continue lamentele dei cittadini, il Cimitero Comunale continua a rimanere nel dimenticatoio. Il manufatto dell’Ossario Comune resta ancora inagibile per il tetto lesionato in più punti. Eppure, in tre anni, sono stati effettuati vari sopralluoghi dai dirigenti dell’ASL, ma  nulla si è mosso. Sono stati sprecati migliaia di euro per asfaltare un parcheggio provvisorio antistante il Cimitero che, allo stato attuale, neppure viene sfruttato, atteso che i veicoli continuano a sostare lungo la strada per giunta ristretta per la realizzazione del marciapiede e non si è pensato alla messa in sicurezza e verifica strutturale del monumento sacro. Come si ricorderà venne formalizzata anche una dettagliata denuncia circa un anno addietro al locale Comando Carabinieri che metteva in evidenza la carenza delle più elementari norme di igienicità, funzionalità e sicurezza esistenti in loco della serie: sistemazione ed adeguamento della camera mortuaria; copertura pericolante e dissesto idrogeologico della base di alcuni vecchi loculi; campi di inumazioni in cui le fosse non rispettano le dovute distanze come per legge ed i feretri vengono inumati senza tener conto della progressività dei decessi; viali interni sconnessi in più punti con asfalto fatiscente; totale assenza di elevatori; tubature dell’acqua non ancora interrate e tante altre ancora problematiche. Assodato che oramai il Cimitero rappresenta solamente una “rogna” da evitare, la ditta concessionaria del servizio inerente le attività cimiteriali, alla luce delle nuove disposizioni in tale materia, ha almeno verificato se i suoi dipendenti  siano in regola con l’esercizio delle proprie funzioni da svolgere così come detta la L. R. Campania n.12/2001 art.7 integrata con le modifiche apportate dalla legge n.2/2010 sempre regionale? Ovvero che necrofori ed operatori cimiteriali non possono più improvvisarsi tali, atteso che devono possedere il titolo di qualifica professionale che li abilità a tale  rispettoso
lavoro.

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