VAIRANO PATENORA – Diffida per una revoca della continuazione della coltivazione della cava Pizzomonte

Vairano Patenora – L’Associazione per la difesa dell’ambiente, del territorio, dei diritti del cittadino e aiuto allo sviluppo e al lavoro, fa osservare che gli atti pubblici aventi per oggetto la cessione del demanio non possono essere deliberati con l’immediata esecutività e devono rimanere pubblicati all’Albo Pretorio per 30 giorni e non 15, quindi vi è una propedeutica invalidità della delibera richiamata in oggetto. Si tratta della cava di Pizzomonte, che intendono fermare la coltivazione. I motivi sono i seguenti: si continua ad arzigogolare intorno al rischio e al risanamento ambientale, al fine di giustificare una possibile continuazione di coltivazione, ma ci si sottrae in modo omissivo dall’obbligo di certificare le motivazioni per le quali detta cava Pizzomonte è da ritenersi a rischio e pericolo ambientale; Errato,illegale e fuori luogo è l’utilizzo di comodo del concetto di prolungamento del contratto di fitto, in quanto al 31 dicembre 2016, come comunicato ufficialmente dal presidio del Genio Civile di Caserta, il precedente contratto si è chiuso e il Comune doveva rientrare in pieno possesso di tutta l’area data in fitto precedente; omissiva totalmente è la volontà deliberativa più volte sottolineata dal sindaco Cantelmo, presidente del Consiglio; al tecnico comunale che con la delibera in oggetto è stato incaricato di aggiornare con precisione la planimetria delle aree incendiate e quelle vincolate da Leggi e provvedimenti pubblici, faccio osservare che già per il 2015 sono stati pubblicati i grafici circa gli incendi; di estrema gravità e di forte interrogativo è poi la continuazione coinvolgente, nel progetto ICI, risultanti intestate parte al Sign. Corricelli e le più numerose allo stesso sindaco Cantelmo o alla società Cantelmo; in ultimo è solo il caso di ribadire che il PRAE regione Campania in vigore fa espresso divieto, nell’art. 7, di continuare coltivazioni di cave in territori appartenenti all’USO CIVICO e SOTTOPOSTE A VINCOLO PESESTICO E ARCHEOLOGICO.