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CAPUA – Indennità di carica, Ferraro sotto attacco

CAPUA. “Una calunnia”. Bolla così il vice sindaco Gaetano Ferraro una sorta di “esposto-denuncia” che lo riguarda, giunta in redazione nel pomeriggio di ieri. “Il momento politico – afferma – è particolare, ci sono forti attriti e non mi meraviglio più di tanto di certe iniziative che si commentano da sole e messe  in atto solo nel tentativo di screditarmi”. Ferraro annuncia, inoltre, azioni legali per tutelare la propria onorabilità. Nell’esposto, che in calce riporta il nome di Angela Verrengia, (non è da escludere che si tratti di un nome di fantasia) viene sollevata una questione attinente le indennità che il Comune eroga a consiglieri e assessori. “Ritengo – sostiene il vice sindaco – che la denuncia sia del tutto anonima oltre che priva di fondamento”. Il documento  porta una serie di destinatari, come la Corte dei Conti, la Procura presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere e il Prefetto. Manca, invece, il Comune
di Capua che pure è citato nel testo. Si evidenzia l’erogazione, avvenuta nello scorso mese di luglio da parte del Comune di Capua, delle indennità di funzione
agli assessori comunali, comprensive degli arretrati, per circa 12 mila euro  ciascuno. Tra i destinatari del provvedimento, naturalmente, anche Gaetano Ferraro. Secondo quanto riportato nel documento il vicesindaco, avrebbe dovuto percepire solo il 50% dell’indennità essendo insegnante di ruolo presso l’istituto professionale “Righi” di Santa Maria Capua Vetere. Questa misura si adotta nei confronti degli assessori che non hanno chiesto l’aspettativa dal servizio proprio per ottemperare agli incarichi amministrativi e pubblici.
Il diretto interessato smentisce il contenuto “è palesemente falso e calunnioso” – dice e precisa la propria posizione. “Sono stato nominato assessore a giugno del 2011 dal sindaco Antropoli e lo sono tutt’oggi.  L’indennità percepita è relativa a soli cinque mesi su diciotto e, sottolineo, che per gran parte dei cinque mesi in questione sono stato in aspettativa.
E’ palese che l’indennità percepita fino ad oggi è solo un terzo di quella che non solo il sottoscritto ma tutti gli amministratori dovevano percepire. Questo significa che, ad oggi, siamo creditori nei confronti del comune”.  Il vicesindaco precisa, inoltre, che il bonifico che ricevono gli amministratori non riporta l’arco temporale al quale si riferisce e la tipologia di incarico. Nel caso di Ferraro, infatti, il diretto interessato ha ricoperto sia l’incarico di assessore che quello di consigliere comunale. “Dopo aver appreso la notizia – conclude – investirò della questione l’ufficio ragioneria del comune per chiedere un riepilogo di  tutte le indennità erogate. In ogni caso, ribadisco, che le somme percepite sono di gran lunga inferiore a quelle spettanti e, pertanto, dovrà essere fatta un’operazione di conteggio del saldo dovuto. Questo saldo, ovviamente, sarà calcolato tenendo coto delle varie posizioni assunte nei periodi in esame”. (Riccardo Nasti)

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