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TEANO / FRANCOLISE / CASERTA – Incendiavano i boschi per “procurarsi” il cibo per le pecore. Tre in manette grazie alla forestale

TEANO / FRANCOLISE / CASERTA – Tre uomini di San Felice a Cancello incendiavano i bosc hi per procurarsi i pascoli per gli armenti. Importante blitz del corpo forestale dello stato che arresta i tre colpevoli.

La Procura della Repubblica di S. Maria Capua Vetere ha emesso in data 1/10/12 decreto di Fermo di indiziati di delitto, eseguito da Ufficiali di P.G. del Corpo Forestale dello Stato-Comando Provinciale di Caserta, nei confronti di tre indagati -due di cittadinanza italiana ed uno albanese- nei cui confronti sono stati acquisiti gravi indizi di colpevolezza in ordine a tre vasti incendi dolosi boschivi, commessi in tre diversi territori, Casertavecchia, Teano e Francolise, il 18/08/12, del 27/08/12 e del 28/08/12, interessando estesissime aree fino ad un massimo di 327.000 mq. (incendio cagionato a Casertavecchia, su di un territorio compreso nel Piano Territoriale Paesistico denominato ‘S.Leucio-Casertavecchia-Viale Carlo III ) di grande interesse paesaggistico e turistico).

L’intensità, l’estensione e la conseguente pericolosità dei citati incendi sono state accentuate dalle alte temperature che hanno caratterizzato la seconda metà del mese di Agosto, combinate alla vegetazione di natura fseccaf sussistente nei luoghi interessati ed al propagarsi del vento di brezza.

Due dei tre fermati (gli italiani) sono allevatori di capi ovini, interessati, quasi certamente, ad ottenere, in seguito all’incendio del soprassuolo, il rapido rigermogliare dell’erba fresca, che rappresenta il miglior cibo prontamente utilizzabile per gli ovini, mentre il terzo fermato (l’albanese) mirava ad un posto di lavoro migliore.

 

Gli indagati sono:

1)        VAIUSO ANGELO del ’58  RESIDENTE IN CASERTA, FRAZ. C ASOLA

2)   AFFINITÀ ANGELO, del ’56  residente A San FELICE A CANCELLO

3)   MUSEJ SAIMIR. NATO A BERAT (ALBANIA) del ’79

 

nei cui confronti si procede per i reati di cui agli artt. 110, 423 bis c.

Le indagini, condotte dal Corpo Forestale dello Stato-Comando Provinciale di Caserta, hanno preso avvio da una comunicazione, che perveniva in data 18/08/12 alla Sala Operativa Provinciale Antincendio Boschivo di Caserta, da parte del servizio 1515, inerente la segnalazione di un incendio boschivo ancora in corso, divampato presso la località “Monte Montone” di Caserta (Casertavecchia).

Le fonti di prova principali sono rappresentate: dall’esame di immagini di un sistema di video sorveglianza e registrazione posizionato dallo stesso Corpo Forestale dello Stato, da servizi di appostamento e di pedinamento di P.G., dall’esame di tabulati telefonici e dal contenuto chiaro ed inequivoco di operazioni di intercettazione telefonica, tutte condotte su utenze in uso ai soggetti di rilievo investigativo, oltre che da attività di ulteriore di accertamento, di acquisizione di notizie e di riscontro operate dalla P.G. operante.

Esemplare è apparso il coordinamento intercorso tra le Forze di P.G. intervenute sul posto, quali, oltre al Comando Provinciale della Guardia Forestale di Caserta, il Comando Stazione Forestale di Piedimonte Matese, le squadre di spegnimento della Regione Campania del C.O.T. di Caserta, deHfAmministrazione Provinciale di Caserta ed i Vigili del Fuoco.

I gravi episodi delittuosi per cui si è addivenuti ai fermi dei soprindicati hanno richiesto un urgente intervento in considerazione proprio dei frequenti episodi della stessa natura, molti dei quali rimasti ad oggi impuniti.

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