Vairano Patenora – Minacciò la madre con un coltello, giovane vairanese sotto processo

Vairano Patenora – Dopo un acceso diverbio per futili motivi, prese un coltello e minacciò la madre; nonostante l’intervento dei carabinieri di Vairano Scalo, il giovane continuò nel suo comportamento, tanto da richiedere l’intervento sul posto di carabinieri in ausilio e da essere poi trasferito nella locale stazione. Per questi fatti, un giovane di Vairano, G.E. di anni 25, è stato tratto a giudizio dinanzi al Tribunale di S. Maria Capua Vetere con l’accusa di tentata estorsione e maltrattamenti. Nel corso del dibattimento la madre e i militari dell’arma hanno precisato che il giovane era completamente fuori di senno e non desisteva dall’aggressione nonostante la presenza di altri familiari e dei carabinieri; anche dopo essere stato condotto in caserma, i militari dovevano richiedere l’intervento del 118 per sedere il ragazzo che, senza un’apparente ragione, aveva assunto tale comportamento fortemente aggressivo. Per tale ragioni il difensore del giovane, l’avv. Vincenzo Cortellessa, ha richiesto al Tribunale di disporre una perizia psichiatrica al fine di valutare se il ragazzo era in grado di intendere e di volere al momento del fatto; la difesa ha infatti sostenuto che l’inspiegabile reazione assunta alla presenza dei carabinieri, la mancanza di un serio motivo che giustificasse l’aggressione e il suo precedente quadro clinico, dovevano far ritenere assente o fortemente scemata la capacità  di discernimento. Le argomentazioni del difensore sono state pienamente accolte dal Tribunale in composizione collegiale che, prima di assumere ogni altra decisione, ha ritenuto di conferire incarico peritale proprio per verificare se il ragazzo era in grado di intendere e di volere e, dunque, se era imputabile per i fatti contestati. Il processo riprenderà a maggio, in attesa che venga depositata la relazione da parte del perito incaricato dal Tribunale.