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L'interno di una classe durante il primo giorno di scuola al liceo Newton di Roma, oggi 12 settembre 2011 a Roma. ANSA/ALESSANDRO DI MEO

CASERTA – LICEO DA VINCI: SCUOLA POLO DI FORMAZIONE NELL’AMBITO 9 DELL’ALTO CASERTANO

Caserta – Il Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” è Scuola- Polo, nella Rete dell’Ambito 9/CE per la progettazione e l’attuazione del Piano di Formazione del personale scolastico. In attuazione degli art. 70 e 72 della legge 107 l’USR della Campania, nel mese di giugno 2016, ha promosso la costituzione di Reti tra istituzioni scolastiche del medesimo ambito territoriale finalizzate alla valorizzazione delle risorse professionali, alla gestione comune di funzioni e di attività amministrative, nonché alla realizzazione di progetti o di iniziative didattiche, educative, sportive o culturali di interesse territoriale. Già prima di tale formalizzazione il Liceo “da Vinci” aveva promosso la costituzione della Rete “Il Filo di Arianna” per progettare azioni innovative nell’attuazione degli interventi di miglioramento e per promuovere attività di formazione del personale. La Rete dell’Ambito 9/CE è uno strumento organizzativo per facilitare la comunicazione tra scuole e USR e serve quale incubatore per una progettualità condivisa che può dare luogo alla realizzazione di attività in comune attraverso la creazione di reti di scopo.  Gli ambiti territoriali individuano, oltre ai criteri e alle modalità per l’utilizzo dei docenti nella rete, i piani di formazione del personale scolastico, nonché le risorse da destinare alla rete per il perseguimento delle proprie finalità, le forme e le modalità per la trasparenza e la pubblicità delle decisioni e dei rendiconti delle attività svolte. Le radicali trasformazioni della società italiana e le sfide da affrontare a livello globale impongono oggi una particolare attenzione allo sviluppo del capitale culturale, sociale e umano che rappresenta l’insieme dei fattori fondamentali per sostenere e accelerare la crescita del nostro Paese. Il Liceo “da Vinci”, recependo le Priorità formative e i Traguardi derivanti dai Piani Triennali per l’Offerta Formativa, dai Piani di Miglioramento e dai Rapporti di Autovalutazione (RAV) delle Istituzioni scolastiche afferenti alla Rete di Ambito, tenuto conto dell’Atto d’Indirizzo del Miur, nel rispetto della legge 107/2015 che interviene a sostegno dello sviluppo professionale di tutti gli operatori della scuola, coordinerà la progettazione di azioni di formazione in servizio del personale docente: formazione “obbligatoria, permanente e strutturale” (comma 124). La formazione in servizio rappresenta, eticamente oltre che giuridicamente, il presupposto fondamentale per lo sviluppo professionale individuale e della intera comunità docente, oltre che obiettivo prioritario da raggiungere per il 2020 nello spazio europeo dell’istruzione e della formazione, che individua nel corpo docente la risorsa chiave per il miglioramento della qualità dei sistemi educativi in Europa. In questa prospettiva, lo sviluppo professionale continuo è considerato come un obbligo professionale nella maggior parte dei paesi europei. Come indicato nella legge 107/2015, dal 2016 anche il sistema educativo italiano si allinea ai migliori standard internazionali facendo dello sviluppo professionale continuo dei docenti un obiettivo strategico permanente. La formazione è un dovere professionale oltre che un diritto contrattuale. Ai singoli insegnanti spetta inserire, nel proprio codice di comportamento professionale, la cura della propria formazione come scelta personale prima ancora che come obbligo derivante dallo status di dipendente pubblico. La formazione continua è parte integrante della funzione docente (artt. 26 e 29 del CCNL 2006-2009) e ora la legge 107/2015 riconosce e dà forza a questo principio, lo correda di alcune regole di funzionamento e lo dota di risorse finanziarie. Il “Piano di Formazione del Personale” rappresenterà, dunque, per la Rete dell’Ambito 9, la risposta concreta alle PRIORITA’ formative fissate da ciascuna Istituzione scolastica commisurate agli obiettivi prioritari individuati dal MIUR, in particolare: • l’innovazione metodologica connessa ai nuovi ambienti per l’apprendimento e all’utilizzo delle tecnologie nella didattica; • le lingue straniere, con la finalità di innalzare il livello delle competenze linguistico-comunicative degli allievi, con particolare attenzione alla metodologia CLIL; • le opportunità dell’autonomia curricolare, organizzativa e didattica. • l’accoglienza, finalizzata all’inclusione, come modalità “quotidiana” di gestione delle classi; • la cultura della valutazione e del miglioramento; • l’alternanza scuola-lavoro e il rapporto tra scuola e mondo esterno. Le priorità nazionali, riferimento per tutto il personale e per lo stesso MIUR, saranno considerate e contestualizzate dai dirigenti scolastici della RETE attraverso gli indirizzi forniti ai Collegi dei docenti per la realizzazione, l’elaborazione e la verifica del Piano di formazione integrato nel Piano triennale dell’Offerta Formativa.

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